Il panorama musicale italiano si arricchisce con la nomina di Silvia Colasanti come direttrice artistica del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca per il triennio 2025-2027. La compositrice romana, quarantanovenne, è riuscita a catturare l’attenzione del pubblico non solo con il suo nuovo incarico, ma anche con una serata dedicata alle sue opere sul palcoscenico del Festival itinerante Rossini Open, che si svolgerà a Lugo di Romagna.
Un festival in evoluzione
Intitolata “Fuori dal teatro, dentro le città”, la manifestazione si svolgerà il 4 novembre alle ore 20:30 presso il Teatro di San Lorenzo. Questa scelta è stata necessaria a causa della chiusura del Teatro Rossini, il quale è stato danneggiato dai gravi allagamenti che lo hanno colpito lo scorso anno. Nonostante queste difficoltà, il festival si propone come un’importante opportunità per riunire artisti e pubblico in un contesto urbano, sottolineando il desiderio di mantenere viva la cultura musicale anche al di fuori delle tradizionali sedi. L’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, diretta dal talentuoso Paolo Marzocchi, accompagnerà la serata, portando sul palcoscenico le opere di Colasanti.
La fucina creativa di Silvia Colasanti
Silvia Colasanti è considerata una delle compositrici italiane più prolifiche del nostro tempo. Ha studiato con il maestro Fabio Vacchi ed è riuscita a imporsi nel panorama musicale contemporaneo. La sua musica viene interpretata con sempre maggiore frequenza, dimostrando il valore della sua produzione e il suo innegabile talento. È tornata di recente sotto i riflettori con la sua opera lirica “L’ultimo viaggio di Sindbad“, commissionata dal prestigioso Teatro dell’Opera di Roma e ispirata ai testi dello scrittore Erri De Luca. Questo nuovo incarico al Festival della Valle d’Itria rappresenta un ulteriore passo in avanti nella sua carriera.
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Il programma musicale a Lugo
La serata al Festival di Lugo è costruita attorno a un programma ricco e variegato. Si apre con “Tre notti”, un’opera per quartetto d’archi, scritta nel 2016 e legata a uno spettacolo teatrale di Patrizia Cavalli presentato al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Questa partitura pone l’accento sulle doti di Colasanti nel plasmare emozioni attraverso il suono e l’interpretazione. Il programma prosegue con “Arianna e il Minotauro”, un melologo del 2019, che ha riscosso ampi consensi di pubblico e critica. In questa nuova produzione, Laura Zecchini interpreterà il soprano, mentre la voce narrante sarà affidata a Elio De Capitani, noto attore e regista del Teatro dell’Elfo di Milano. L’ensemble strumentale è composto da dodici musicisti dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini.
Rilettura dei miti antichi
Silvia Colasanti, attraverso il suo lavoro, esplora i miti antichi offrendo nuove chiavi di lettura e un linguaggio attuale. La scelta di affrontare la figura del Minotauro in “Arianna e il Minotauro” non è casuale; l’autrice ha già toccato questo tema in un’opera presentata a Spoleto nel 2018, dimostrando il suo interesse nel rielaborare storie tradizionali con una sensibilità contemporanea. Questo approccio le consente di avvicinare il pubblico ai miti classici, creando un collegamento più diretto e attuale.
L’evento di Lugo rappresenta quindi un’occasione imperdibile per i sostenitori della musica contemporanea e per tutti coloro che desiderano dare un nuovo sguardo alla produzione artistica di Silvia Colasanti. Con la sua direzione artistica al Festival della Valle d’Itria e il programma del Rossini Open, la compositrice romana sta lasciando un’impronta significativa nel panorama musicale italiano.