Festival della giustizia penale a Modena, quattro giorni di incontri e storie sul diritto e la verità processuale

Festival della giustizia penale a Modena, quattro giorni di incontri e storie sul diritto e la verità processuale

Il festival della giustizia penale a Modena dal 15 al 18 maggio 2025 affronta verità nei processi, riforme e casi emblematici con ospiti come Francesco Paolo Sisto, Eva Kaili e Gianrico Carofiglio.
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Dal 15 al 18 maggio 2025 a Modena torna il Festival della Giustizia Penale, un evento dedicato al confronto su verità, processi e riforme del sistema giudiziario italiano, con interventi di esperti, politici e protagonisti di casi emblematici. - Gaeta.it

Nel cuore della provincia di Modena, dal 15 al 18 maggio 2025, torna il festival della giustizia penale, evento che mette sotto i riflettori temi cruciali come la verità nei processi e la giustizia ai nostri giorni. Quattro giorni scanditi da convegni, dibattiti e testimonianze che coinvolgono figure di spicco nel campo del diritto, della politica, della criminologia e del giornalismo. La manifestazione ambisce a offrire un confronto diretto tra operatori della giustizia e pubblico, toccando casi reali e questioni che influenzano il sistema giudiziario italiano.

Il tema centrale: le verità della giustizia penale e i processi d’attualità

La sesta edizione del festival si sviluppa attorno al filo rosso delle “verità della giustizia penale”, un argomento che invita a riflettere sulle difficoltà di stabilire fatti certi in ambito giudiziario. La rassegna si propone di analizzare come avviene l’accertamento della verità durante i processi, mostrando le sfide legate all’interpretazione delle prove, alle dinamiche giudiziarie e ai meccanismi che regolano il diritto penale. I partecipanti illustreranno esempi concreti sia da casi recenti che storici, cercando di dare corpo a una questione che tocca la credibilità della giustizia e l’equilibrio tra diritto e cronaca.

Un’occasione per guardare da vicino storie giudiziarie emblematiche

Il festival diventa quindi l’occasione per guardare da vicino storie giudiziarie emblematiche. Con interventi di giuristi, addetti ai lavori e protagonisti di inchieste complesse, l’evento si trasforma in una vera e propria arena di confronto su modalità investigative, processo mediatico e impatto sociale delle decisioni giudiziarie. La partecipazione si estende a diverse città della provincia, moltiplicando le occasioni di dialogo.

Ospiti di rilievo nazionale e internazionale: volti e parole al centro dell’attenzione

Tra i nomi presenti spicca il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, figura chiave per le tematiche legislative e per le riforme in discussione. La presenza del politico assume particolare rilievo anche per il confronto finale fissato al teatro San Carlo il 18 maggio, dove si discuterà di carcere e giustizia assieme al presidente dell’ANM Cesare Parodi e a Valerio Spigarelli, ex presidente dell’Unione Camere Penali.

Appuntamento con eva kaili

Un appuntamento molto atteso si terrà sabato 17 maggio con la partecipazione di Eva Kaili, ex vicepresidente del parlamento europeo coinvolta nello scandalo Qatargate. La sua presenza insieme ad altri protagonisti delle indagini arricchisce il festival con un racconto diretto su vicende che hanno scosso l’opinione pubblica a livello internazionale.

Altre storie personali entrano nel programma grazie a figure come Mimmo Lucano, sindaco di Riace che ha fatto parlare di sé per la sua esperienza nell’accoglienza dei migranti, e Michele Padovano, ex calciatore della Juventus la cui testimonianza riguarda un percorso umano oltre lo sport. Entrambi intervengono in sedi diverse, offrendo punti di vista capaci di alzare il livello del dibattito.

Temi di attualità e contributi specialistici da criminologi, giuristi e società civile

L’attenzione si rivolge anche agli aspetti sociali della giustizia, come dimostra l’intervento di Roberta Bruzzone, criminologa che porterà riflessioni sulla genitorialità ai tempi delle baby gang. Questo tema mette a fuoco i drammi sociali dietro ai fenomeni di devianza giovanile, legati a un contesto di insicurezza e disagio.

Gli incontri culturali propongono dialoghi con intellettuali e scrittori come Gianrico Carofiglio, ex magistrato e protagonista nel panorama letterario italiano, che apre il festival a Fiorano il 15 maggio. Qui si analizzano storie giuridiche attraverso la lente della narrazione, contribuendo a sfatare luoghi comuni e a dare voce a interpretazioni più approfondite del diritto penale.

Diritto alla verità nelle stragi della storia repubblicana

Una sezione speciale riguarda gli aspetti legati al diritto alla verità nelle stragi della storia repubblicana. Giovanni Grasso, portavoce e consigliere per la comunicazione del presidente della repubblica, è chiamato a intervenire su questo tema delicato che ha segnato la memoria collettiva italiana. Evidenziare la difficoltà di ottenere certezza e giustizia in questi casi rappresenta un contributo significativo al festival.

Il coinvolgimento della comunità e le sedi che ospitano l’evento

Il festival si sviluppa su più location nel territorio modenese, tra palazzi storici, teatri e spazi culturali di diverse città come Carpi, Mirandola, Formigine e Fiorano. Questo allarga la platea degli spettatori e facilita la partecipazione diretta di chi vive la realtà locale. L’animazione nei luoghi della provincia crea un clima di attenzione diffusa, facendo sentire il dibattito vicino ai cittadini.

Gli organizzatori hanno sottolineato come il festival rappresenti uno spazio di confronto aperto, che coniuga la dimensione istituzionale con quella sociale, garantendo occasioni di dialogo vivo tra chi gestisce la giustizia e chi ne vive gli effetti. La presenza di università e associazioni locali conferma l’intenzione di radicare l’iniziativa nel territorio e di favorire un confronto reale su temi spesso percepiti come lontani dalla quotidianità.

In definitiva il festival della giustizia penale a Modena diventa un’occasione per mettere a fuoco, senza filtri, i nodi fondamentali della giustizia italiana, aprendosi a storie concrete e confronti serrati con chi ogni giorno affronta processi e riforme. L’evento, in programma per metà maggio, promette un intreccio di cronaca, diritto e società capace di alimentare riflessioni profonde.

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