Nell’ambito della musica italiana, Federico Zampaglione è un nome che non ha bisogno di presentazioni. Il frontman dei Tiromancino ha recentemente rilasciato un’intervista per condividere emozioni personali e progetti futuri. Durante questo incontro, ha fatto delle affermazioni sorprendenti riguardo un potenziale film horror ambientato a Sanremo, dove la tensione del festival potrebbe trasformarsi in un’opera splatter. Ma non è tutto: ha anche parlato del suo nuovo singolo, “Il Cielo“, nato da esperienze di vita intense.
L’idea di un horror a Sanremo
Federico Zampaglione non si è mai sottratto alla provocazione e ha espresso il suo entusiasmo per un film horror ambientato a Sanremo. “Sarebbe una strage di quelle pazzesche“, ha scherzato durante l’intervista all’Adnkronos. La sua visione sarebbe caratterizzata da scene estremamente splatter, in netto contrasto con l’atmosfera di festa che di solito circonda il festival. Questa idea, puramente provocatoria, riflette la sua personale avversione per il clima del festival, che lo ha sempre messo a disagio. Per lui, l’idea di un horror nasce dalla possibilità di esplorare le emozioni forti, ed è un approccio che ha già sperimentato nel suo lavoro cinematografico, come nella pellicola “The Well“.
La nascita di ‘Il Cielo‘
Il nuovo singolo di Zampaglione, “Il Cielo“, è frutto di un periodo di vita difficile per l’artista. Dopo un intervento chirurgico di colecisti complicato, il cantautore ha trascorso molto tempo in ospedale, affrontando emozioni contrastanti. “Quando mi sono sentito meglio, ho cominciato a mettere giù degli accordi“, ha raccontato. Il brano è il risultato di un processo terapeutico e riflessivo, dove la musica ha avuto un ruolo fondamentale nel superare momenti neri. Zampaglione ha sottolineato come il pezzo rappresenti una condivisione di esperienze personali e un messaggio di speranza per coloro che stanno attraversando un momento difficile.
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Riflessioni sulla musica contemporanea
Parlando della sua carriera musicale e dei suoi gusti attuali, Zampaglione ha espresso un apprezzamento particolare per il rap, mentre ha criticato il pop contemporaneo. “Se devo sentire un certo tipo di pop da ascensore, non lo sopporto”, ha commentato. Questa affermazione riflette la sua ricerca di autenticità nella musica, evidenziando come i pezzi superficiali non riescano a trasmettere emozione. La musica, per lui, deve essere un’esperienza coinvolgente e significativa, e non un semplice sottofondo in un contesto quotidiano.
Il rapporto con il cinema e la figlia Linda
Oltre alla musica, Zampaglione ha anche intrapreso la carriera di regista e ha diretto sua figlia, Linda, in alcune scene di film. La giovane attrice ha già accumulato esperienza e il padre ha rivelato quanto sia stato semplice lavorare con lei. “È una piccola professionista, si è comportata come un’attrice navigata“, ha dichiarato. Zampaglione ha evidenziato l’importanza della fisicità degli attori nel genere horror, sottolineando come alcuni volti si adattino meglio a determinati ruoli. Michael Fassbender è uno degli attori che Zampaglione sogna di dirigere in un film del genere.
L’eterna questione di Sanremo
Infine, l’artista ha parlato della sua ambivalenza verso il festival di Sanremo. Sebbene abbia partecipato due volte, ogni anno, quasi per abitudine, riflette se sia il momento giusto per tornare. “La musica e la gara insieme a me disturbano”, ha confessato, rivelando che l’ansia provata in queste occasioni non è qualcosa che ama, e preferirebbe godersi il festival comodamente da casa. Nonostante ciò, resta affascinato dall’idea del palco e della celebrazione della musica italiana.
Federico Zampaglione continua a sorprenderci, sia con la sua musica che con i suoi progetti cinematografici. Chiudere gli occhi e immaginare un film horror a Sanremo è solo un esempio di come la sua creatività sfida le convenzioni e cerca di trovare nuova vita in contesti inaspettati.