Antonio Fazzari, general manager e chief operating officer di Fater, ha recentemente condiviso in un panel al Salone della Csr di Milano la visione innovativa dell’azienda sul benessere dei propri collaboratori. Fondata nel 1958 e diventata una joint venture paritetica tra Gruppo Angelini e Procter & Gamble nel 1992, Fater ha intrapreso un viaggio significativo verso un ambiente di lavoro che mette al centro le persone. L’obiettivo è chiaro: creare un posto dove tornare a lavorare ogni giorno porta maggior felicità e soddisfazione.
La strategia “People First” e le sue sfide iniziali
Dal momento della sua fondazione, l’azienda ha avuto come mantra la strategia “People First”. Fazzari racconta come, all’inizio, l’applicazione di questa filosofia abbia suscitato un certo panico, poiché misurare la felicità può sembrare un’impresa complessa. Ciononostante, questa sfida è stata vista come un’opportunità per riorientare tutte le attività aziendali, coinvolgendo i dipendenti in un processo di ascolto attivo. L’implementazione di survey non è stata l’unica strada percorsa; Fater ha abbracciato anche il dialogo diretto, fondamentale per comprendere le esigenze e le aspettative dei propri collaboratori. Essere in grado di guardarsi negli occhi e chiedere “Come stai?” ha avuto un impatto profondo sul clima dell’azienda.
Le innovazioni nel lavoro ibrido
Quattro anni fa, una delle prime misure adottate è stata l’implementazione del lavoro ibrido, che permette a tutti i dipendenti di scegliere il luogo e l’orario in cui lavorare, per tutte le mansioni che lo consentono. Questa scelta ha rappresentato un cambiamento radicale nella cultura lavorativa di Fater, dove l’accento è posto sul risultato e sullo sviluppo del team, piuttosto che sui luoghi o sulle ore di lavoro. Fazzari sottolinea come questo approccio non solo aiuti a migliorare la vita lavorativa, ma rappresenti anche un passo verso una maggiore fiducia nei dipendenti. “È un’inversione del tradizionale sistema di lavoro,” afferma Fazzari, rimarcando l’importanza di dare delega e responsabilità alle persone.
Inclusività e supporto per le esigenze familiari
Un altro aspetto significativo del nuovo welfare aziendale riguarda l’inclusività. Questa strategia si è rivelata essenziale, specialmente per i genitori di bambini in età scolare. Fater consente ai propri dipendenti di organizzare meglio il proprio tempo, dando loro la possibilità di accompagnare i figli a scuola e aiutarli nei compiti. Allo stesso modo, i caregiver hanno trovato un supporto nella flessibilità lavorativa, potendo conciliare la vita professionale con le necessità di assistenza ai familiari. Questo approccio non soltanto migliora il benessere individuale, ma crea anche un ambiente più coeso e produttivo all’interno dell’azienda.
Nel complesso, Fater sta dimostrando che un cambiamento innovativo nel welfare aziendale non solo passa attraverso politiche pratiche, ma richiede anche una cultura lavorativa che valorizza le persone. Con iniziative che mirano alla fusione tra vita privata e professionale, l’azienda sta conducendo un’operazione di rinnovamento che potrebbe rappresentare un modello per altri nel settore.