Nella zona di Porta Cavalleggeri, a Roma, l’ex Giardinaccio continua a rappresentare un segnale di abbandono e degrado, mentre il suo recupero è visto come un’opportunità per migliorarne l’uso pubblico. Le richieste di associazioni locali, cittadini e del gruppo politico Azione si fanno sempre più pressanti, puntando a trasformare l’immobile in una biblioteca, un centro di aggregazione per anziani e un punto di ritrovo per la comunità. A queste istanze si aggiunge la richiesta di proteggere i pini di via Gregorio VII, che si trovano in pericolo a causa di deterioramento e mancata manutenzione.
L’urgente necessità di riqualificazione dell’ex giardinaccio
L’ex Giardinaccio, un tempo un luogo di aggregazione e svago, è attualmente abbandonato e versante in uno stato di degrado avanzato. Questo bene, di proprietà del Comune di Roma, è stato concesso in gestione a un privato che ha, sfortunatamente, dovuto affrontare una serie di contenziosi legali, culminati in una sua perdita di gestione. Ora il Comune ha riguadagnato il possesso dell’immobile, ma sembra intenzionato a riassegnarlo nuovamente a un privato per un progetto che prevede la trasformazione in un ristorante. Questo ha suscitato grande preoccupazione tra i residenti, che chiedono restituzione di questo spazio alla collettività.
Durante un sit-in di protesta, le associazioni di quartiere hanno espresso il loro desiderio di ripristinare l’ex Giardinaccio come un centro culturale e ricreativo. “Vogliamo un bene che serva la comunità, non ancora un esercizio commerciale,” ha dichiarato un portavoce del gruppo di cittadini. La capacità di quest’immobile di ridiventare un polo di attrazione per la comunità è vista come una necessità, in un contesto in cui molti spazi pubblici sono destinati a scopi privati, riducendo ulteriormente le opportunità di riunione e socializzazione per i residenti.
La tutela degli alberi di via Gregorio VII: un appello alla responsabilità ambientale
Oltre all’ex Giardinaccio, un’altra questione rilevante riguarda la salvaguardia degli alberi di via Gregorio VII. Attualmente, i pini di questa strada, ben 92 in totale, corrono il rischio di essere abbattuti, con un deterioramento evidente in seguito a lavori pubblici svolti in modo non adeguato. Flavia De Gregorio, capogruppo del partito Azione in Campidoglio, ha lanciato l’allarme sulla situazione critica delle alberature cittadine, evidenziando che molti alberi sono stati abbattuti in estate, non per malattia, ma per mancanza di cure.
Questa problematica viene vista come un danno non solo per l’ambiente, ma anche per il patrimonio storico e culturale di Roma. Le radici degli alberi sono state danneggiate durante lavori di ristrutturazione delle tubature sotterranee, creando preoccupazioni per la futura gestione e tutela del verde urbano. I cittadini e le associazioni locali sollecitano una maggiore attenzione alla manutenzione degli alberi e piani di riforestazione più efficaci, in modo da prevenire ulteriori perdite delle preziose risorse verdi della capitale.
Un percorso di ascolto per una città in trasformazione
In risposta alle problematiche emerse, il gruppo Azione ha avviato un’iniziativa chiamata “Vertenza Roma,” che mira a creare un percorso di ascolto attivo con la cittadinanza. “Non possiamo continuare a assistere passivamente all’abbattimento delle alberature. È fondamentale comprendere se la manutenzione degli spazi verdi venga eseguita in modo adeguato,” ha affermato De Gregorio. Il progetto intende coinvolgere i cittadini in una discussione aperta su come migliorare la gestione del patrimonio urbano, incoraggiando la partecipazione attiva.
In questo contesto, viene sottolineata l’importanza di stabilire regole chiare per la circolazione dei pullman turistici e la messa in sicurezza delle strade per ciclisti e pedoni. La sicurezza stradale è un tema cruciale, soprattutto in un’area densamente popolata come Porta Cavalleggeri, dove congestionamento e inquinamento sono problemi costanti. Le proposte avanzate mirano non solo a migliorare la vivibilità del quartiere, ma anche a promuovere un modello di sviluppo urbano sostenibile per il futuro di Roma.
Ultimo aggiornamento il 28 Settembre 2024 da Sara Gatti