Esportazioni liguri in calo nel primo semestre 2024: un'analisi dei dati

Esportazioni liguri in calo nel primo semestre 2024: un’analisi dei dati

Nel primo semestre del 2024, le esportazioni liguri calano del 26,3%, principalmente a causa della crisi nella cantieristica navale, evidenziando la necessità di ristrutturare le strategie economiche locali.
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Esportazioni liguri in calo nel primo semestre 2024: un'analisi dei dati - Gaeta.it

Nel primo semestre del 2024, le esportazioni della Liguria hanno subito un drastico ridimensionamento, evidenziando una contrazione del 26,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo dato negativo, emerso dall’ultimo rapporto congiunturale redatto dalla Banca d’Italia e presentato a Genova, evidenzia una situazione più grave rispetto al calo nazionale, che si è attestato attorno all’1,1%, e a quello della macroarea del Nord Ovest, che ha segnato un -3,5%. La causa principale di questo declino si identifica nel settore della cantieristica navale, i cui volumi di vendita sono diminuiti addirittura del 70%. Questo fenomeno è significativo, considerando che la consegna di una singola nave può influenzare in modo determinante l’export locale.

L’impatto della cantieristica navale sulle esportazioni

La cantieristica navale riveste un ruolo cruciale nell’economia ligure, essendo storicamente uno dei settori trainanti delle esportazioni. Tuttavia, come evidenziato dai dati, la sua particolare struttura produttiva rende il comparto vulnerabile alle fluttuazioni del mercato. Infatti, una sola commessa o un’importante consegna possono determinare un forte impatto sui dati export, facendo lievitare o ridurre significativamente le cifre. Le vendite nel settore navale, che prima garantivano una certa stabilità economica, ora sembrano rappresentare una spina nel fianco dell’economia regionale.

A questa situazione si aggiungono anche problematiche legate alle catene di approvvigionamento e ai ritardi nella produzione, che possono influenzare negativamente la scadenza dei contratti e le esportazioni. È utile notare che, oltre alla cantieristica, anche altri segmenti – seppur in misura minore – hanno registrato difficoltà, come la raffinazione dei prodotti petroliferi, con un calo del 12%. Comparativamente, il calo è meno accentuato nel settore della meccanica e dei prodotti alimentari, che comunque non sono esenti da flessioni.

Un’analisi più ampia delle esportazioni liguri

Raffaella Di Donato, direttrice della sede genovese della Banca d’Italia, ha commentato la situazione, chiarendo che il calo nelle esportazioni non deve essere visto solo attraverso il filtro della cantieristica. Pur riconoscendo che il comparto sta affrontando delle difficoltà, è importante considerare anche gli altri settori che contribuiscono all’economia ligure. Si è registrata, infatti, una flessione in diverse altre categorie nonostante la cantieristica resti un fattore predominante. La Di Donato ha sottolineato come i dati attuali rappresentino una fotografia temporanea e che dovranno essere analizzati a fondo nella consuntivazione di fine anno.

In questo contesto, gli imprenditori e le istituzioni locali si trovano di fronte a una sfida importante per rivalutare e ristrutturare le loro strategie di business. La speranza è di recuperare quote di mercato e investire in settori alternati e complementari, sfruttando potenzialità trascurate e identificando nuove opportunità. La situazione attuale invita a una riflessione critica sulle dinamiche economiche locali, cercando soluzioni che possano supportare e rilanciare l’export ligure nei prossimi mesi.

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