Esplosione al deposito Eni di Calenzano: un disastro umano e ambientale con danni enormi

Esplosione al deposito Eni di Calenzano: un disastro umano e ambientale con danni enormi

Esplosione al deposito Eni di Calenzano il 10 ottobre 2023 provoca due morti e ventisei feriti, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza e avviando un’indagine per chiarire le cause dell’incidente.
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Esplosione al deposito Eni di Calenzano: un disastro umano e ambientale con danni enormi - Gaeta.it

La mattina del 10 ottobre 2023 è stata segnata da una drammatica esplosione al deposito Eni di Calenzano, in Toscana. La deflagrazione ha scosso il palazzo e le case vicine, causando un numero tragico di vittime e feriti. L’evento ha acceso l’attenzione su questioni di sicurezza e ha destato l’interesse delle autorità, che hanno avviato un’indagine per chiarire le cause e le responsabilità.

Il terribile boato e la scena desolante

Il suono dell’esplosione ha rimbombato per chilometri: gli abitanti di Calenzano e delle zone limitrofe hanno sentito un forte boato, che ha generato paura e confusione. Sul posto, si sono riversate le forze dell’ordine e i vigili del fuoco, che hanno faticato per domare le fiamme, visibili da lontano. La scena si presentava apocalittica, con fumi neri che si levavano verso il cielo e un’aria impregnata di un odore acre. L’assessore Giuseppe Carovani, presente durante le operazioni di salvataggio, ha descritto una scena di devastazione, sottolineando la gravità della situazione e l’emergenza che si stava sviluppando.

Le prime notizie confermate parlano di almeno due morti, inizialmente identificati. Vincenzo Martinelli, un autotrasportatore, è stato riconosciuto, mentre il secondo corpo è rimasto da identificare. Le vittime, tutte camionisti, si trovavano all’interno del deposito per rifornirsi al momento dell’esplosione. È possibile che la causa dell’incidente sia stata una perdita di carburante o la fuoriuscita di vapori, che hanno innescato la terribile esplosione.

Le ferite e le misure di emergenza

Dall’incidente sono state segnalate almeno ventisei persone ferite, due delle quali in condizioni critiche a causa delle ustioni. Gli ospedali della zona, in particolare il policlinico Careggi, sono stati rapidamente attivati per gestire l’afflusso di feriti, mentre il sistema di emergenza della Regione Toscana ha messo in atto un piano specifico per assistere le persone colpite. Alcuni dei feriti sono stati trasportati in ambulanza, mentre altri hanno trovato autonomamente soccorso nei pronto soccorso locali.

Il dipartimento della Protezione civile ha emesso avvisi per la popolazione, raccomandando di mantenere chiuse le finestre e seguire le directive per evitare ulteriori esposizioni al fumo tossico generato dall’incendio. Mascherine sono state distribuite per tutelare la salute pubblica, come ulteriore misura preventiva.

Un’indagine in corso e le reazioni alla tragedia

A seguito della catastrofe, la procura di Prato ha aperto un’inchiesta per determinare le cause dell’incidente e le eventuali responsabilità. Testimonianze di persone che si trovavano nei dintorni durante l’esplosione sono state raccolte dagli investigatori. Gli abitanti della zona e i lavoratori del deposito descrivono momenti di terrore, paragonando la deflagrazione a un attacco bellico. Le autorità stanno valutando e verificando le pratiche di sicurezza all’interno della struttura, considerando che eventi simili non si erano mai verificati in passato.

Il supporto e le condoglianze delle istituzioni nazionali, tra cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il primo ministro Giorgia Meloni, sono arrivati puntualmente alle famiglie delle vittime e dei feriti. Il triste evento riaccende l’attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sui rischi associati al trasporto e al deposito di materiali pericolosi.

La comunità di Calenzano si trova ora a fronteggiare non solo le conseguenze di questa tragedia, ma si unisce nel dolore per la perdita e nell’auspicio di un processo di indagine che porti a una maggiore sicurezza e prevenzione per il futuro.

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