Un grave incidente è avvenuto presso il deposito Eni a Calenzano, nei pressi di Firenze, portando a un bilancio pesante: due vittime accertate e 26 persone ferite. L’esplosione si è verificata durante le operazioni di carico di carburante su un’autocisterna, innescando un incendio che ha coinvolto anche altri mezzi. Le autorità stanno indagando sulle cause che hanno portato a questa tragedia, mentre la Regione Toscana ha attivato una serie di misure di emergenza per garantire la sicurezza della popolazione.
Il bilancio delle vittime e dei feriti
La situazione delle persone coinvolte nell’incidente è allarmante. Su un totale di 26 feriti, sei sono attualmente ricoverati all’ospedale di Careggi, di cui almeno quattro in condizioni gravi. A Pisa, un altro ferito versa in condizioni critiche, mentre due sono stati portati in un ospedale lì situato. In aggiunta, tre persone sono sotto attenta osservazione presso strutture sanitarie a Prato.
Le vittime registrate includono Vincenzo Martinelli, un autista di 51 anni di un’autobotte coinvolta nell’esplosione. Altre quattro persone risultano disperse: un operaio di 49 anni da Novara, un uomo di 57 anni proveniente da Catania, un altro di 45 anni, di nazionalità tedesca ma residente in Italia, e un 45enne di Matera. I Vigili del Fuoco hanno già compiuto progressi nel confinare l’incendio, evitando che si propagasse ulteriormente.
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Dinamica dell’esplosione nel deposito
Le prime indagini suggeriscono che l’esplosione si sia originata durante il processo di caricamento di carburante, propagandosi rapidamente ai veicoli nelle immediate vicinanze. Le fiamme si sono diffuse in maniera fulminea, travolgendo i mezzi circostanti. Grazie al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco, l’incendio è stato contenuto prima che i serbatoi di combustibile nelle vicinanze potessero essere colpiti, limitando così i danni e prevenendo una tragedia ancora più grande.
Indagini sull’incidente e risposta delle autoritÃ
Il Procuratore della Repubblica di Prato ha avviato un’inchiesta approfondita per determinare con esattezza le cause dell’incidente. Sono stati incaricati tre consulenti tecnici per seguire l’investigazione, che non solo si concentrerà sulla dinamica dell’esplosione, ma anche su eventuali danni ambientali causati dall’incidente. Questa è una fase cruciale per comprendere che cosa sia realmente accaduto e garantire misure preventive nei futuri interventi di carico e scarico di materiali pericolosi.
Eni ha rilasciato un comunicato in cui specifica che l’incendio è stato limitato alle aree destinate al carico e non ha intaccato il deposito principale. Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, ha confermato che tutti i pronto soccorso e ospedali del territorio sono stati allertati per far fronte all’emergenza. I tecnici dell’Arpat stanno eseguendo controlli per monitorare eventuali contaminazioni e l’impatto ambientale, vista la gravità della situazione e la sensibilità dell’area circostante.
Nel complesso, la risposta rapida delle autorità e dei servizi di emergenza ha favorito un intervento efficace e tempestivo, riducendo potenziali ulteriori danni e salvaguardando la salute della comunità locale.