Nelle ultime ore, l’Etiopia è tornata alla ribalta a causa di un episodio di eruzione vulcanica che ha coinvolto il distretto di Dulecha, nella regione di Afar, dove sorge il vulcano Dofen. Questo fenomeno si inserisce in un contesto di intensa attività sismica che ha colpito l’area, legata alle dinamiche della Rift Valley etiope, un noto epicentro di attività geologica in Africa.
Intensificazione dell’attività sismica in Afar
Da diversi mesi, la regione di Afar è soggetta a un’intensa attività sismica, preludio delle attuali manifestazioni vulcaniche. Gli esperti ritengono che questo possa derivare dall’intrusione di magma sotto la superficie terrestre. Dal settembre scorso, oltre 67 terremoti sono stati registrati dallo United States Geological Survey , con epicentri vicini alla località di Fantale. Alcuni tremori sono stati avvertiti anche a centinaia di chilometri di distanza, raggiungendo la capitale Addis Abeba.
Il sisma di maggiore magnitudo, pari a 5.1, si è verificato il 29 dicembre 2024, nelle vicinanze di Awash Fentale. Questo evento è stato accompagnato da almeno sei ulteriori scosse, evidenziando l’instabilità dell’area. La comunità locale ha documentato danni significativi, come crepe nel terreno e nel manto stradale, con oltre 30 abitazioni dichiarate inagibili dai residenti. Il monitoraggio della situazione è complicato dalla scarsità di strumenti di rilevamento locali adeguati, limitando così la comprensione della portata degli eventi.
La natura dell’eruzione vulcanica
L’eruzione attuale presso il vulcano Dofen ha generato diverse ipotesi tra gli esperti riguardo alla sua natura. Le analisi preliminari suggeriscono che il fenomeno possa essere di tipo freatico o idrotermale. Queste tipologie di eruzione si verificano quando l’acqua sotterranea viene riscaldata dal magma e si trasforma improvvisamente in vapore, causando esplosioni di rilievo. Video diffusi sui social media mostrano emissioni di vapore e materiale vulcanico, ma permane l’incertezza se il fenomeno derivi da un condotto esistente o da una frattura recentemente aperta.
L’osservazione diretta e il monitoraggio della situazione restano impraticabili, rendendo difficile una valutazione completa dell’attività vulcanica. Anche i vulcanologi avvertono di quanto sia complesso predire le evoluzioni future di questa crisi geologica, dato l’elevato grado di imprevedibilità.
Evacuazioni e misure di emergenza
Le autorità etiopi hanno avviato operazioni di evacuazione per tutelare le comunità locali, stabilendo rifugi temporanei per i residenti interessati. Le operazioni di evacuazione e di gestione dei rifugi sono diventate cruciali, vista la possibilità di ulteriori sviluppi avversi. Le difficoltà operative sono amplificate dalla mancanza di una rete sismica locale efficiente, costringendo i ricercatori a fare affidamento su informazioni globali e su immagini satellitari per monitorare l’andamento della situazione.
Secondo Tom Pfeiffer, vulcanologo di VolcanoDiscovery, la scarsa conoscenza del numero effettivo di sismi ha reso ancora più pregante la necessità di interventi coordinati. Nonostante i significativi progressi nella comprensione dei meccanismi vulcanici, la situazione in Afar mette in luce la vulnerabilità delle comunità locali e la necessità di una rapida ed efficace risposta agli eventi naturali. La sfida persiste per tutti coloro che abitano e studiano quest’area, richiedendosi una vigilanza continua e un approccio scientifico ben strutturato.
Ultimo aggiornamento il 3 Gennaio 2025 da Armando Proietti