Emergenza nei pronto soccorso genovesi: oltre 350 pazienti in attesa di cure

Emergenza nei pronto soccorso genovesi: oltre 350 pazienti in attesa di cure

La situazione nei Pronto Soccorso di Genova è critica, con oltre 350 pazienti in attesa e un sistema sanitario sotto pressione, sollevando interrogativi sulla gestione e l’efficacia delle risposte istituzionali.
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Emergenza nei pronto soccorso genovesi: oltre 350 pazienti in attesa di cure - Gaeta.it

La situazione sanitaria nei Pronto Soccorso di Genova si fa sempre più critica, come testimoniato da dati recenti. Nei presidi di San Martino, Villa Scassi e Galliera, i cittadini in attesa di ricevere assistenza medica superano i trecento, a dimostrazione di un sistema sotto pressione. Le parole di Stefano Giordano, capogruppo regionale del M5S, evidenziano una realtà allarmante che non rispecchia quanto comunicato negli scorsi giorni.

La situazione nei pronto soccorso

Recandosi nei tre Pronto Soccorso genovesi, Giordano ha potuto constatare di persona un’affluenza anomala di pazienti. Con oltre 350 persone in attesa di essere visitate, i presidi di Villa Scassi e Galliera erano sovraffollati e incapaci di garantire standard sanitari adeguati. La mancanza di spazi disponibili ha costretto i malati ad attendere in condizioni critiche, tra reparti affollati e locali che non rispondono alle normative sanitarie. Un aspetto preoccupante evidenziato da Giordano è il fatto che il San Martino, malgrado la sua capacità di accogliere quasi il triplo dei pazienti, ha gestito solo il 40% degli accessi complessivi. Questa disparità solleva interrogativi sulla gestione e sull’efficienza del sistema sanitario.

La mancanza di guida del presidente di Regione

Stefano Giordano ha accusato il presidente della Regione di non aver mostrato interesse nel visitare i Pronto Soccorso, nonostante un invito formale da parte sua. L’attesa prolungata di oltre un’ora ai cancelli del San Martino, senza risposta, ha evidenziato una linea di comunicazione che sembra solida ma, in situazioni di emergenza, si rivela sfuggente. Il richiamo al presidente si fa sentire in un momento critico per la salute pubblica, con un picco influenzale in corso. Giordano cerca di assumere un atteggiamento costruttivo, proponendo un’analisi numerica della realtà attuale negli ospedali genovesi, puntando a sottolineare l’urgenza della questione.

Critiche al piano di gestione sanitaria

La critica si rivolge anche al piano di emergenza presentato giorni prima delle festività natalizie. Giordano lo giudica inadeguato, sottolineando la mancanza di risultati tangibili e l’emergenza aggravata registrata negli ospedali Galliera e Villa Scassi. Il coinvolgimento delle Guardie mediche è stato un ulteriore tentativo di alleviare la pressione nei Pronto Soccorso, ma il fallimento di questo approccio ha evidenziato l’incapacità di affrontare un’esigenza reale del territorio. La critica non si fa attendere: il piano sanitario, tanto sbandierato, ha portato a conseguenze gravi, con i cittadini a farne le spese e il personale sanitario sotto pressione.

L’invito al presidente Bucci

Giordano conclude il suo intervento con un nuovo invito al presidente Bucci, sollecitandolo a visitare gli ospedali liguri in momenti di picco per comprendere le afflizioni quotidiane dei cittadini. L’urgenza di affrontare le problematiche sanitarie e la necessità di un piano concreto emergono come temi centrali nel discorso di Giordano. La presenza del presidente in situazioni critiche potrebbe non solo offrire soluzioni immediate, ma anche dimostrare un impegno reale verso il benessere della popolazione.

Il quadro presenta dunque una realtà complessa, in attesa di risposte e atti decisivi da parte delle istituzioni per garantire la salute e il benessere dei cittadini genovesi.

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