La situazione nell'area nord-orientale di Atene è diventata critica a causa degli incendi che, da domenica, stanno devastando i boschi e minacciando le abitazioni. Mentre le evacuazioni proseguono, si attendono aiuti cruciali dall'Unione Europea e da diversi Paesi vicini, tra cui Turchia e Serbia, per affrontare questa emergenza.
Incendi in crescita: il tragico ritrovamento
Il ritrovamento di una vittima
Mercoledì si è verificato un drammatico sviluppo nella lotta contro il fuoco, con il ritrovamento del corpo di una donna di circa 60 anni all'interno di una fabbrica andata distrutta dalle fiamme sul Monte PENTELICO, nelle vicinanze di Atene. La vittima è stata rinvenuta in un edificio situato a PATIMA HALANDRIOU, nel comune di VRILISSIA, da dove, martedì, sono state evacuate circa 70.000 persone a seguito dell'inasprirsi della situazione.
Le operazioni di ricerca e soccorso si sono intensificate nella zona, con le autorità che esortano la popolazione a seguire le indicazioni di evacuazione per garantire la propria sicurezza. La tragica scoperta testimonia l'insicurezza dell'area colpita e l’urgenza di interventi immediati per prevenire ulteriori perdite umane.
Le dimensioni del disastro
Le fiamme, alimentate da forti venti, hanno già raggiunto altezze impressionanti di oltre 25 metri, distruggendo case e attività commerciali lungo un fronte di circa 30 chilometri. L'incendio principale è partito nei pressi del lago MARATHON a VARNAVAS, circa 35 km a nord-est dalla capitale greca. La devastazione è stata tale che centinaia di vigili del fuoco stanno lavorando incessantemente per contenere le fiamme e proteggere le aree non colpite.
Le immagini della capitale, con la collina dell'ACROPOLI sullo sfondo mentre le fiamme avanzano, offrono un quadro allarmante della crisi in corso, evidenziando non solo la gravità, ma anche l'urgenza della risposta da parte della comunità internazionale.
Soccorsi internazionali in arrivo
L'intervento dell'Unione Europea e di altri paesi
Mercoledì sono attesi il primo aiuto significativo da parte dell'Unione Europea, con l'intento di sostenere la Grecia in questo momento di crisi. I soccorsi giungeranno anche dalla Turchia e dalla Serbia, mentre sono stati già attivati ulteriori rinforzi dall'Italia, dalla Francia, dalla Repubblica Ceca e dalla Romania. L'efficacia di questa risposta coordinata è resa possibile grazie al Meccanismo di protezione civile dell'UE, istituito nel 2001.
Un primo gruppo di 91 soccorritori della sicurezza civile ha già lasciato Brignoles, in Francia. Equipaggiati con diversi veicoli antincendio, dovranno prima raggiungere via terra il porto di ANCONA, per poi proseguire via mare fino a giungere in Grecia. Sono previsti oltre 24 ore di viaggio prima del loro arrivo, un ulteriore attestato della severità della situazione.
Il coordinamento dei soccorsi
Il coordinamento delle operazioni di soccorso è fondamentale in questo frangente. Le autorità greche stanno collaborando con le squadre di intervento esterne per garantire un intervento rapido ed efficace, ma anche per ottimizzare le risorse disponibili. È evidente che la portata di questa crisi richiede non solo risorse materiali, ma anche un forte impegno umano, con vigili del fuoco e squadre di emergenza pronte a rimanere sul campo senza sosta fino a quando la situazione non sarà stabilizzata.
Nuove località nella periferia nord-orientale di Atene sono state oggetto di evacuazione nelle ultime ore, e le autorità continuano a monitorare l'evoluzione degli incendi in tempo reale. La comunità greca è in attesa di aggiornamenti mentre si preparano per i prossimi giorni decisivi nella lotta contro il fuoco.