Emergenza idrica a Pescara: il bilancio 2025 divide le forze politiche

Emergenza idrica a Pescara: il bilancio 2025 divide le forze politiche

Il dibattito sul bilancio 2025 a Pescara si concentra sull’emergenza idrica, con il centrosinistra che critica la maggioranza per l’assenza di misure concrete a sostegno delle famiglie in difficoltà.
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Emergenza idrica a Pescara: il bilancio 2025 divide le forze politiche - Gaeta.it

La sessione di bilancio 2025 a Pescara è entrata nel vivo, con focus sul Documento Unico di Programmazione . Il dibattito si è concentrato sulle questioni critiche sollevate dagli emendamenti presentati dalla coalizione di centrosinistra, in particolare sull’emergenza idrica che continua a colpire diversi quartieri della città.

Criticità emerse nel dibattito

La seduta è stata caratterizzata da toni accesi. Paolo Sola, capogruppo M5S, ha criticato aspramente la maggioranza di centrodestra per aver bocciato un emendamento proposto dal suo partito. Questo emendamento mirava a creare un fondo di supporto per le famiglie a basso reddito, per incentivare l’installazione di impianti autoclave così da mitigare i disagi legati alla carenza idrica. Sola ha evidenziato che la problematica della scarsità d’acqua affligge centinaia di famiglie, un’emergenza che persiste anche nei mesi invernali.

Le parole di Sola sono state dure: “La scelta della maggioranza è una manifesta indifferenza alle necessità dei cittadini.” Secondo lui, questo voto contro sarebbe un grave errore, dimostrando l’assenza di una risposta concreta da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco Masci. Sola ha sottolineato come ad oggi non ci siano state azioni tangibili per affrontare un problema che ha ricevuto numerose segnalazioni da residenti, in particolare quelli del quartiere San Giuseppe.

La posizione dell’amministrazione comunale

Il sindaco Masci ha cercato di rispondere alle critiche, ma Sola ha messo in evidenza una contraddizione: “Sebbene il sindaco avesse suggerito nei mesi scorsi l’adozione di autoclavi private come soluzione al problema, non sembra disposto a sostenere economicamente tale iniziativa per le fasce più vulnerabili.” Questo atteggiamento, secondo Sola, non solo è incoerente, ma dimostra anche una mancanza di impegno nella lotta contro l’emergenza idrica.

Il capogruppo M5S ha ribadito quanto sia urgente per Pescara affrontare questa crisi, soprattutto in confronto ad altre province della regione. In questi luoghi, i sindaci hanno chiesto tavoli operativi con enti regionali e locali per trovare soluzioni pratiche. Contrariamente, a Pescara, Sola parla di un sindaco che evita di confrontarsi con il problema, trascurando l’importanza di interventi strutturali e politiche di supporto ai cittadini.

Le azioni future della coalizione di centrosinistra

Malgrado l’esito negativo della votazione, la coalizione di centrosinistra, di cui fa parte il Movimento 5 Stelle, ha dichiarato la propria intenzione di continuare a lottare per il benessere della comunità. Sola ha confermato che il gruppo rimarrà vigilante e proattivo, spingendo l’amministrazione comunale a prendere decisioni concrete. La richiesta di una programmazione strategica per il settore idrico è ora più pressante che mai, e i rappresentanti della coalizione hanno esortato l’ente comunale a non ignorare le necessità dei cittadini.

In uno scenario caratterizzato da incertezze e problemi quotidiani, l’appello alla responsabilità da parte dell’opposizione è di vitale importanza. Solo attraverso un dialogo costruttivo e iniziative concrete i cittadini di Pescara possono sperare di vedere affrontati i problemi che li affliggono. La lotta contro l’emergenza idrica non può essere trascurata, e la coalizione è determinata a chiedere risposte concrete all’amministrazione. Alla luce di quanto emerso nel corso di questo dibattito, i cittadini attendono con trepidazione misure efficaci e risposte tangibili dalla loro amministrazione.

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