Il dibattito attorno all’Ires premiale e agli investimenti per l’Industria 4.0 si intensifica in Italia, richiamando l’attenzione di importanti figure di spicco come il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini. Durante l’Assemblea di Confindustria Ancona, Orsini ha dettagliato le necessità del sistema industriale italiano, sottolineando l’importanza di garantire risorse adeguate per un rilancio economico sostenibile. La sua visione si concentra sul riconoscimento e sul supporto a chi già contribuisce attivamente al sistema fiscale.
L’importanza degli investimenti in industria 4.0 e ricerca
Il presidente Orsini ha evidenziato che gli investimenti in settori strategici, come l’industria 4.0 e la ricerca e sviluppo, non possono essere trascurati. Questi settori rappresentano non solo il futuro dell’economia italiana, ma anche una vera opportunità di crescita e innovazione per le imprese. Secondo Orsini, è cruciale che le aziende italiane possano contare su un contesto favorevole, dove gli investimenti siano incentivati e non ostacolati da una pressione fiscale eccessiva.
Sottolineando la necessità di garantire un clima di fiducia e stabilità , Orsini sostiene che senza investimenti non ci sarà crescita. Le industrie italiane, che attualmente reinvestono il 70% degli utili, potrebbero essere messe a rischio se non ci sono condizioni favorevoli che incentivino tali comportamenti. Inoltre, la richiesta di mantenere l’Ires premiale mira proprio a preservare queste buone pratiche, premiando chi decide di destinare una parte significativa dei profitti all’innovazione e alla crescita.
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L’Ires premiale come strumento di incentivazione
L’Ires premiale è stato presentato come un concetto innovativo che esorta le imprese a mantenere una parte significativa degli utili all’interno dell’azienda. Orsini ha specificato che chi distribuisce solo il 30% degli utili, rinunciando a una parte considerevole, contribuisce non solo alla propria crescita ma anche a quella del Paese intero. Questo approccio non solo favorisce la stabilità economica delle imprese, ma stimola anche l’intero sistema produttivo, creando nuovi posti di lavoro e opportunità .
La previsione di un’aliquota privilegiata è vista come una ricompensa logica per le aziende che scelgono di reinvestire nel proprio sviluppo. È un’iniziativa che, secondo Orsini, deve diventare parte integrante della strategia economica italiana, per restituire slancio a un sistema che, pur in crescita, continua a fronteggiare sfide significative nel mercato globale.
Un volano per rilanciare l’economia italiana
Il presidente di Confindustria ha messo in evidenza come il reinvestimento degli utili non debba essere visto solo come una scelta aziendale, ma come un movimento necessario per il rilancio dell’intera economia italiana. Il 30% degli utili destinati a nuovi investimenti rappresenta un volano che, se attivato, porterà a benefici a lungo termine non solo per le aziende stesse ma anche per l’intero Paese.
Orsini ha esortato le forze politiche e i decisori economici a considerare seriamente la proposta dell’Ires premiale come fondamentale per l’ecosistema imprenditoriale. Mantenere un focus chiaro su queste strategie è, per il presidente di Confindustria, vitale per attraversare con successo le difficoltà attuali e promuovere una crescita sostenibile e duratura nel tempo.