Elisa Parutto è un esempio di determ Hash e resilienza. Atleta di 24 anni, rappresenterà l’Italia ai Giochi Invernali Special Olympics di Torino, un’importante manifestazione sportiva che si svolgerà dall’8 al 15 marzo 2025. Questo evento vedrà la partecipazione di oltre 1.500 atleti provenienti da 102 Paesi, pronti a mettersi alla prova in otto discipline. Per Elisa, questa è l’occasione per dimostrare che ogni traguardo è possibile, indipendentemente dalle avversità.
Un percorso di sfide e successi
Il viaggio di Elisa inizia in condizioni particolarmente delicate. Nata dopo 41 settimane di gravidanza, sin dai primi mesi di vita ha dovuto far fronte a numerosi problemi di salute. A soli sei mesi, ha mostrato segnali di difficoltà, mentre a 15 mesi riceve la prima diagnosi di “ritardo psicomotorio”. All’età di 18 mesi, la situazione sembra complessa: non cammina, non parla e presenta difficoltà nel sonno. Analisi genetiche portano alla scoperta di una mutazione al braccio corto del dodicesimo cromosoma, una condizione poco documentata e difficile da affrontare.
Nonostante le difficoltà, Elisa ha dimostrato un’incredibile forza d’animo. È riuscita non solo a camminare, ma anche a diplomarsi all’Istituto per il Turismo “Gritti” di Mestre. E non si è fermata qui: ha avviato una carriera lavorativa nell’azienda di famiglia, dove si occupa di ricamare le iniziali delle scarpe Friulane di velluto. Ogni passo che Elisa ha fatto la avvicina al suo sogno di eccellere nel mondo sportivo, diventando un esempio per molti.
Un sogno che diventa realtà
Elisa è già abituata alla competizione. Ha preso parte a eventi nazionali di danza a Rimini e alla Coppa Italia di pattinaggio artistico a rotelle, anche se ora si prepara per qualcosa di completamente diverso: i Giochi Mondiali Invernali Special Olympics. La scorsa settimana, ha avuto l’onore di essere tedoforo, un momento che le ha dato una grande soddisfazione. “Ho provato un grandissimo orgoglio, mi sentivo felicissima di essere stata scelta per rappresentare l’Italia,” racconta emozionata, sottolineando l’importanza di questo traguardo nella sua vita.
Le aspettative per i Giochi sono alte e l’atleta è entusiasta di conoscere i suoi compagni e gli atleti di altri Paesi. Con una ballerina di Singapore ha già avviato un legame tramite i social media, segno di come lo sport possa unire le persone, superando le barriere culturali.
Preparativi e aspettative per la competizione
In vista della competizione, Elisa sta preparando con attenzione la sua esibizione di danza. “Penso la cosa più difficile sia ricordarmi bene tutta la coreografia e i passi, perché devo eseguirli con precisione,” spiega. Il suo programma si basa su una canzone di Laura Pausini, un vero e proprio punto di riferimento per l’atleta. “La mia esibizione dura 90 secondi precisi, e mi emoziono sempre quando ballo con la sua musica.”
Elisa avrà un supporto speciale, il suo maestro Carlo e il coach della Nazionale, ma dovrà dimostrare di sapersi gestire anche in totale autonomia. La presenza dei suoi genitori e della sua psicologa sarà una fonte di incoraggiamento, anche se non potranno assistere alla competizione. Questo è un aspetto importante, sottolineato dalla giovane atleta: “Ora che siamo ai Giochi Mondiali Invernali Special Olympics dobbiamo dimostrare di essere tutti autonomi.”
Il supporto della comunità
Il sostegno della comunità è fondamentale per Elisa. Ha ricevuto tanti auguri, ma quello che ha maggiormente colpito il suo cuore è arrivato dal “Fan Club di Claut”, il suo paese di origine. “Mi hanno scritto sui social: ‘Forza Elisa, qui tifiamo tutti per te!!’. Vuol dire un paese intero, è tantissimo,” racconta. Questa connessione con le proprie radici e il supporto dei compaesani danno a Elisa un’ulteriore motivazione a superare ogni ostacolo e a dare il massimo nel suo percorso verso il successo.