Edoardo Volterra: la vita tra giustizia e passione per il diritto narrata in un docufilm

Edoardo Volterra: la vita tra giustizia e passione per il diritto narrata in un docufilm

Il docufilm “Edoardo Volterra – La vita come dovere, lo studio come passione” esplora la carriera e l’impegno di un giurista ebreo che ha combattuto per giustizia e libertà nel XX secolo.
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Edoardo Volterra: la vita tra giustizia e passione per il diritto narrata in un docufilm - Gaeta.it

Il docufilm “Edoardo Volterra – La vita come dovere, lo studio come passione” offre uno sguardo approfondito sulla vita di eccellenza di Edoardo Volterra, giurista ebreo attivo nel XX secolo. Direttore dal 1973 al 1982 della Corte Costituzionale italiana, Volterra è stato un protagonista di eventi storici significativi, dalla Resistenza contro il fascismo al rinnovamento del sistema giuridico italiano. La pellicola, realizzata dalla figlia Virginia Volterra e diretta da Andreina Di Brino e Marco Visalberghi, celebra non solo i suoi successi accademici ma anche il suo instancabile impegno per la giustizia e la libertà.

La carriera di un grande giurista

Edoardo Volterra nasce nel 1904, figlio di Vito Volterra, un noto matematico e politico. La sua carriera inizia prestissimo: già nel 1926 ottiene una cattedra di Diritto romano a Cagliari, dove stringe importanti amicizie con intellettuali dell’epoca, come Piero Sraffa e Antonio Segni. Nonostante il suo giovane talento, la carriera di Volterra fu segnata da eventi drammatici. A causa delle leggi razziali del 1938, che lo costrinsero a lasciare l’insegnamento, il suo fervente antifascismo lo portò a diventare un attivista per la giustizia, subendo l’arresto durante il regime. La sua passione per la giustizia non si spense neanche nei momenti di maggiore crisi.

Nel periodo post-bellico, Volterra viene nominato rettore dell’Università di Bologna, dove si occupò della ricostruzione dell’ateneo grazie a finanziamenti statunitensi. Successivamente, nel 1973, viene nominato Giudice Costituzionale, ricoprendo il ruolo fino al 1982 e contribuendo a definire un’importante giurisprudenza in campo lavorativo. Sotto la sua guida, la Corte emise 73 pronunce che hanno influenzato profondamente il diritto del lavoro in Italia, portando a significative riforme nel sistema giuridico.

Un’eredità di studio e ricerca

L’impegno di Volterra nel campo del diritto non si limita alla sua carriera istituzionale. La sua opera accademica e di ricerca versa in vasti ambiti del diritto romano, in particolare il diritto di famiglia, il regime del matrimonio romano, e il sistema delle fonti normative. Il suo lavoro ha avuto un’influenza non solo a livello nazionale ma anche internazionale. I suoi studi continuano a essere considerati fondamentali e vengono citati in molteplici contesti accademici e giuridici.

La sua biblioteca personale, ricca di testi antichi, è stata donata nel 1989 alla Biblioteca dell’École Française de Rome, dove gli studiosi possono consultare le sue collezioni. Tra gli studenti e assistenti che hanno beneficiato della sua esperienza ci sono nomi d’eccezione, diventati a loro volta docenti di Diritto romano in prestigiose università italiane. La passione con la quale Volterra ha trasmesso la sua conoscenza ha creato una rete di intellettuali che continuano a onorare il suo lascito.

Un racconto di coraggio e dedizione

Il docufilm “Edoardo Volterra – La vita come dovere, lo studio come passione” è un tributo alla vita straordinaria di un uomo che ha affrontato avversità e sfide con determinazione. Il film, prodotto da Andreina Di Brino e Marco Visalberghi, non solo narra i traguardi professionali di Volterra, ma offre anche una visione del suo lato umano, mostrando la sua famiglia, le amicizie, e i legami che ha costruito nel corso della vita.

L’opera si inserisce in un contesto più ampio di celebrazione della Resistenza e del ruolo fondamentale che intellettuali come Volterra hanno avuto nella lotta contro il fascismo e nella promozione della giustizia. Attraverso le immagini e le testimonianze raccolte, il pubblico può immergersi in una narrazione che mette in evidenza non solo il suo contributo giuridico ma anche il suo impegno etico e civile.

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