Edison ha comunicato i dati economici relativi al primo trimestre 2025, che mostrano un aumento dei ricavi di vendita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante la crescita del fatturato, l’utile netto ha registrato una flessione significativa. Le dinamiche del margine operativo lordo evidenziano cambiamenti nei settori di produzione e nella composizione del portafoglio clienti. Il gruppo conferma le previsioni per l’intero esercizio 2025, puntando a consolidare la presenza nell’energia rinnovabile e nei servizi.
Andamento dei ricavi e dell’utile netto nel primo trimestre 2025
Nel primo trimestre 2025, Edison ha raggiunto ricavi di vendita pari a 5,5 miliardi di euro, superando i 4,1 miliardi registrati nello stesso periodo del 2024. Questo aumento rappresenta una crescita sostanziale del giro d’affari, dovuta anche all’espansione del portafoglio di clienti e all’andamento dei prezzi nel mercato dell’energia. Invece, l’utile netto ha subito una riduzione, passando da 322 milioni a 139 milioni di euro. Questo calo rispecchia una combinazione di fattori legati ai costi operativi, all’andamento del mercato delle materie prime e a componenti non ricorrenti.
Il dato sull’utile netto indica chiaramente come la crescita dei ricavi non si sia tradotta in un aumento della redditività netta. Questo risultato impone una lettura attenta degli elementi che hanno influenzato il bilancio trimestrale di Edison, a partire proprio dal livello del margine operativo lordo, da cui dipendono gran parte degli equilibri finanziari del gruppo.
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Margine operativo lordo in calo e variazioni nella produzione energetica
L’Ebitda del primo trimestre 2025 si è attestato a 360 milioni di euro, un valore in linea con le stime ma in calo rispetto ai 595 milioni del primo trimestre 2024. La contrazione riflette principalmente il riequilibrio del portafoglio gas, influenzato dalle politiche di ottimizzazione implementate da Edison, e la riduzione della produzione idroelettrica. Quest’ultima ha subito una diminuzione nei volumi pari a circa il 34%, un dato significativo soprattutto in confronto agli alti livelli registrati nello stesso periodo dello scorso anno.
La marginalità ha risentito anche della crescita del portafoglio contratti di Edison Energia, che ha registrato un incremento del 36%, raggiungendo quota 3 milioni di contratti. L’aumento dei clienti porta con sé costi di gestione più elevati, mentre i margini si comprimono in particolare nei servizi commerciali. Per compensare questi effetti negativi, la produzione termoelettrica ha mostrato una crescita del 69%, contribuendo in modo sostanziale al bilancio trimestrale. Le attività di Edison Next, in particolare quelle rivolte alla pubblica amministrazione, hanno fornito un contributo positivo, ampliando la diversificazione delle fonti di reddito del gruppo.
Ruolo crescente di rinnovabili e servizi nel mix di Edison
Le attività legate alle energie rinnovabili e ai servizi per la clientela hanno rappresentato nel periodo quasi la metà dell’Ebitda complessivo di Edison, raggiungendo il 48%. Questo dato conferma la volontà del gruppo di allinearsi agli obiettivi dichiarati di sostenibilità e diversificazione, puntando a una maggior presenza in comparti meno esposti alle fluttuazioni dei mercati energetici tradizionali.
L’obiettivo per il 2025 è quello di arrivare progressivamente a un peso del 70% di queste attività sul margine operativo lordo. Questo traguardo appare essere una linea guida chiara, che orienta le strategie di investimento e sviluppo del gruppo nelle fonti rinnovabili e nei servizi energetici innovativi. L’espansione in questi settori è vista come risposta alle sfide dell’energia moderna, accompagnata da un approfondimento delle relazioni con clienti pubblici e privati.
Conferma delle previsioni economiche per il 2025
Sulla base dei risultati ottenuti nel primo trimestre, Edison ha riconfermato la previsione di margine operativo lordo per il 2025, stimato fra 1,2 e 1,4 miliardi di euro. Questo intervallo riflette un’approssimazione prudente, che prende in considerazione la volatilità del mercato energetico e le condizioni meteorologiche che possono influire sulla produzione da fonti rinnovabili.
Il gruppo sembra mantenere una posizione di equilibrio tra crescita e controllo dei costi, sviluppando nel contempo i servizi a valore aggiunto per una clientela sempre più vasta. La capacità di bilanciare la minor produzione idroelettrica e le variazioni nel portafoglio gas con l’espansione della termoelettrica e dei contratti commerciali costituisce un elemento cruciale per raggiungere i risultati attesi nel corso dell’anno. Resta da osservare come evolveranno i fattori di mercato e la risposta della concorrenza.