L’andamento economico delle Marche si inserisce in un contesto di fragilità , in linea con le tendenze nazionali. Gli indicatori economici mostrano segnali di debolezza, in particolare per quanto riguarda l’export, specialmente nel settore calzaturiero. Tuttavia, si riscontra un incremento dell’occupazione, sostenuto da assunzioni di donne, e un settore turistico che continua a mantenere buoni livelli. Questi dati emergono dalla relazione presentata da Alfredo Bardozzetti, responsabile dell’Ufficio analisi di Bankitalia, ad Ancona. Il report evidenzia come nel primo semestre del 2024 l’economia regionale avrebbe registrato una crescita dello 0,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, lievemente inferiore al +0,4% registrato a livello nazionale.
Tendenze dell’export e performance industriale
Le recenti tensioni geopolitiche nel Medio Oriente hanno contribuito a un clima di incertezza per gli operatori economici delle Marche. Nei principali settori manifatturieri, si è osservata una flessione delle vendite, soprattutto in quelli del calzaturiero e farmaceutico. L’export ha subito un calo significativo, superando il 40% per molte industrie, mentre il settore farmaceutico ha riscontrato una diminuzione del 6,8%. Questo scenario ha portato le industrie a rivedere le proprie strategie, con un occhio attento ai mercati esteri e alle dinamiche globali.
Nel calzaturiero, che rappresenta una delle colonne portanti dell’economia marchigiana, il calo delle vendite ha sollevato interrogativi sul futuro competitivo delle aziende locali. Le misure adottate per affrontare questa crisi includono strategie mirate al rafforzamento del brand e all’ampliamento delle opportunità nel mercato interno e internazionale. Tuttavia, le difficoltà incontrate nel breve termine potrebbero avere ripercussioni a lungo termine, dipendenti da una rapida attuazione di piani industriali sostenibili.
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Settore delle costruzioni e investimenti
La fase ciclica debole ha avuto un impatto anche sugli investimenti. Dopo la fine della spinta derivata dai lavori di riqualificazione del patrimonio edilizio, il settore delle costruzioni ha continuato a espandersi, grazie a progetti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e alla ricostruzione post-sisma. Questi interventi pubblici hanno consentito di mantenere viva l’attività nel comparto, nonostante il clima di incertezza continua.
Il settore del terziario ha invece risentito di un indebolimento della spesa delle famiglie, evidenziando una riduzione delle vendite nel commercio al dettaglio e nei servizi. Le famiglie marchigiane, pur continuando a spendere in ambito turistico, mostrano segni di cautela nei consumi di beni e servizi, che hanno inciso sul fatturato delle attività commerciali. La situazione economica delle famiglie, con un potere d’acquisto in calo, contribuisce a una maggiore prudenza nelle spese quotidiane, rendendo il contesto ancora più complesso.
Turismo e occupazione
Il turismo, una delle dinamicità economiche della Regione, ha mostrato performance positive. Nel primo semestre del 2024, le presenze sono cresciute del 2,1% rispetto all’anno precedente, anche se si è registrato un calo delle presenze italiane pari all’1%. L’aeroporto regionale ha visto un incremento notevole nel traffico passeggeri, con un aumento del 21,2%, mentre la movimentazione delle merci nei porti ha segnato un +13,5%. Questi dati indicano un settore turistico resiliente, che sta affrontando le sfide con nuove offerte e iniziative dedicate.
L’occupazione ha mostrato segni di crescita, contribuendo a un quadro lavorativo che si mantiene in linea con le tendenze nazionali. Il parziale recupero delle assunzioni di lavoratori autonomi ha compensato il rallentamento nell’occupazione dipendente. Tuttavia, le ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni hanno registrato un aumento significativo, in particolare nei settori del cuoio e calzature, segno di difficoltà per alcune realtà produttive.
Credito e liquiditÃ
La situazione bancaria per molte aziende marchigiane continua a presentarsi favorevole sotto il profilo della liquidità , che rimane a livelli storicamente elevati. Tuttavia, nel corso del primo semestre, i prestiti bancari a favore delle famiglie e delle imprese hanno mostrato un trend di riduzione, più marcato rispetto alla media nazionale. Questo ha portato a un primo, seppur lieve, deterioramento della qualità del credito.
Per le famiglie, il tasso di deterioramento dei prestiti è rimasto stabile, mantenendosi sui valori del 2023. Nonostante queste difficoltà , i depositi bancari di famiglie e imprese hanno iniziato a crescere nuovamente, suggerendo una certa resilienza nel settore. L’attenzione ora si concentra su come le imprese gestiranno la fase economica attuale e quali strategie adotteranno per affrontare una ripresa duratura.