Ecco cosa è successo: Polizia di Roma sequestra keybox nei bed and breakfast

Ecco cosa è successo: Polizia di Roma sequestra keybox nei bed and breakfast

La Polizia di Roma Capitale ha sequestrato 13 keybox utilizzate nei bed and breakfast per il check-in, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza in vista del Giubileo, ma le chiavi saranno restituite ai proprietari.
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Ecco cosa è successo: Polizia di Roma sequestra keybox nei bed and breakfast - Gaeta.it

Una recente operazione della Polizia di Roma Capitale ha portato alla rimozione e al sequestro di 13 keybox, i lucchetti usati in alcuni bed and breakfast per facilitare il check-in. Questi dispositivi consentono di accedere alle strutture senza la presenza del gestore, permettendo agli ospiti di entrare semplicemente digitando un codice. Il sequestro avviene in un contesto di maggiore attenzione alla sicurezza, soprattutto alla luce del prossimo Giubileo.

le keybox e il loro funzionamento

Le keybox sono diventate una pratica comune nei bed and breakfast, specialmente nei centri urbani affollati, dove la presenza costante dei proprietari non è sempre garantita. Si tratta di inafferrabili dispositivi che vengono fissati alla porta dell’immobile o a un supporto nei pressi dell’ingresso, permettendo agli ospiti di ritirare la chiave senza dover attendere il gestore. Per molti, questo sistema rappresenta una comodità e un modo per ottimizzare il servizio offerto.

Tuttavia, la loro diffusione ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza. Il Viminale, in una circolare recente, ha sottolineato che l’identificazione degli ospiti deve avvenire di persona e entro 24 ore dall’arrivo. Questa direttiva è particolarmente attuale in vista del Giubileo, poiché la mancata identificazione aumenta i rischi legati alla sicurezza pubblica. L’assenza di un controllo adeguato diventa quindi un problema significativo per le autorità, che hanno l’esigenza di sapere chi frequenta la città.

l’operazione della polizia

L’intervento della Polizia di Roma Capitale ha avuto luogo in diverse strade del centro, in particolare in via di San Teodoro, via dei Fienili e via dei Foraggi, zone molto vicine al Circo Massimo. Gli agenti hanno proceduto al sequestro delle keybox e al contempo hanno comunicato ai gestori dei B&B interessati l’irregolarità del loro utilizzo tramite un cartello informativo affisso alla struttura. Questo avviso segnala la necessità di presentarsi presso gli uffici della Polizia locale per ulteriori chiarimenti.

L’operazione si inserisce in un contesto di intensificazione dei controlli, già avviata nel corso dell’ultimo anno. Le autorità intendono garantire una maggiore sicurezza per turisti e residenti, in un momento particolarmente sensibile come quello che precede il Giubileo, nel quale Roma si aspetta un notevole afflusso di visitatori.

il futuro delle keybox

Nonostante il sequestro, i gestori dei B&B romani hanno ricevuto una buona notizia. Il pm Alessandro Di Cicco ha disposto la restituzione delle keybox ai proprietari delle strutture sequestrate. Secondo il magistrato, l’operazione non ha rispettato tutte le procedure di identificazione degli immobili collegati a questi dispositivi. Questo significa che, al momento, le keybox tornano in possesso dei proprietari, mentre si attende che vengano chiarite le nuove regole per l’utilizzo.

La decisione del pm evidenzia un approccio più cauto e meno severo rispetto alla questione. Infatti, si rileva che non era stato accertato preliminarmente a quali strutture specifiche le keybox erano correlate e se i gestori avevano rispettato l’obbligo di identificazione degli ospiti. Proprio per questo, le keybox possono essere temporaneamente utilizzate, mentre le autorità lavorano per stabilire linee guida più chiare sulla loro legittimità e utilizzo in modo da garantire sia la sicurezza dei turisti sia la regolarità dell’attività dei B&B. In attesa di ulteriori sviluppi legislativi, i gestori possono continuare a utilizzare questo metodo, ma con la coscienza di dover seguire le nuove normative in arrivo.

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