Due urial nati al parco natura viva di bussolengo e la sfida per la conservazione della specie in italia

Due urial nati al parco natura viva di bussolengo e la sfida per la conservazione della specie in italia

Al parco Natura Viva di Bussolengo, in provincia di Verona, nascono due cuccioli di urial, specie vulnerabile e unica in Italia, parte di un progetto europeo per la conservazione e la tutela della biodiversità.
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Al Parco Natura Viva di Bussolengo sono nati due cuccioli di urial, una specie vulnerabile, contribuendo a un importante progetto europeo di conservazione e riproduzione in cattività per salvaguardare questa specie minacciata. - Gaeta.it

Al parco natura viva di Bussolengo, in provincia di Verona, sono nati due cuccioli di urial, una specie di montone considerata vulnerabile a livello globale. Questi piccoli rappresentano un momento importante per la conservazione della specie in Italia, soprattutto perché appartengono all’unico gruppo di urial presente nel paese. La nascita e lo sviluppo di questi animali in cattività offrono la possibilità di preservare un patrimonio genetico minacciato dall’instabilità ambientale e politica nelle loro aree naturali di origine.

L’arrivo dei nuovi nati al parco natura viva

I due cuccioli di urial sono fratelli di padre e hanno raggiunto i due mesi di età, ricevendo ancora il latte dalle loro madri che li allatteranno fino ai primi mesi d’autunno. La riproduzione in cattività rappresenta una sfida e un’occasione per salvaguardare la specie, specie considerata vulnerabile dalla lista rossa dell’IUCN, l’organismo internazionale che monitora le specie a rischio di estinzione.

Un progetto europeo per la conservazione

L’allevamento controllato al parco natura viva si colloca in un progetto più ampio di tutela delle specie minacciate. Questi due cuccioli si inseriscono in un programma europeo di riproduzione dedicato agli urial e ad altre specie a rischio, che mira a garantire la sopravvivenza nel lungo termine mantenendo un patrimonio genetico vario e robusto. Attualmente, in Europa, si contano circa 76 esemplari di urial, di cui questi due fanno parte, accrescendo così la piccola popolazione continentale.

Lo stato di conservazione degli urial e le minacce in iran

Gli urial sono montoni originari dell’Asia centrale, con una popolazione distribuita soprattutto in Iran, dove giocano un ruolo importante negli ecosistemi montani. Purtroppo questa specie è considerata vulnerabile perché molte popolazioni sono in declino, anche a causa di conflitti geopolitici e modifiche ambientali nelle aree di origine. L’Iran, in particolare, ospita una parte significativa della popolazione mondiale di urial, soprattutto nell’area protetta del parco nazionale di Golestan, che rappresenta una delle zone più antiche e importanti per la biodiversità del paese.

Dopo la rivoluzione iraniana del 1979, le popolazioni di urial erano crollate a meno di 5.000 esemplari soltanto nell’area di Golestan. Tuttavia, negli ultimi anni, si era registrata una ripresa, culminata nel 2022 con un record di quasi 9.000 animali contati. Tutto questo, però, rischia ora di essere compromesso dal conflitto attuale in Iran, che mette a repentaglio la stabilità dell’habitat e la sicurezza degli animali selvatici.

Fauna e ecosistema del parco nazionale di golestan

Il parco nazionale di Golestan ospita anche grandi carnivori come il leopardo del Caucaso, l’orso bruno, il lupo eurasiatico e la hiena striata, rendendo l’area un ecosistema complesso in cui gli urial giocano un ruolo chiave nel mantenere l’equilibrio. La delicata convivenza tra specie faunistiche e minacce umane rende urgente la possibilità di salvaguardare la biodiversità anche attraverso progetti di riproduzione in cattività.

La tutela delle specie minacciate in europa e la speranza delle reintroduzioni

L’attività svolta nei parchi come Natura Viva non riguarda solo la custodia degli animali, ma anche un lavoro scientifico che coinvolge la gestione delle popolazioni riproduttive e la conservazione del patrimonio genetico. I due piccoli urial nati a Bussolengo rappresentano un caso concreto di come la riproduzione in cattività possa aiutare a contrastare l’estinzione.

Nel Vecchio continente vivono ormai pochi urial, ma fanno parte di programmi come l’EEP, che gestisce la riproduzione delle specie a rischio. Questi programmi hanno già permesso il ritorno di animali estinti in natura, come i cavalli di przewalskii e alcune specie di orici dalle corna a sciabola. Grazie a essi, alcuni habitat europei si sono arricchiti nuovamente con animali che prima si erano persi.

Un lavoro fondamentale per la biodiversità

Il lavoro nei parchi zoologici e nelle riserve è fondamentale per mantenere vive intere popolazioni, con l’obiettivo di poter ripopolare anche ambienti naturali qualora le condizioni lo permettano in futuro. Il caso dei due urial di Bussolengo mostra una fase importante di questo processo, che unisce tutela, scienza e cura diretta degli animali per mantenere viva una specie preziosa per la biodiversità globale.

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