Due ultrà della civitanovese colpiti da daspo dopo disordini durante la partita contro il termoli

Due ultrà della civitanovese colpiti da daspo dopo disordini durante la partita contro il termoli

Due tifosi della Civitanovese sono stati colpiti da daspo dopo l’accensione di un ordigno esplosivo e comportamenti violenti durante la partita contro il Termoli a Civitanova Marche.
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Due tifosi della Civitanovese sono stati colpiti da daspo dopo aver acceso un ordigno esplosivo e minacciato la polizia durante la partita contro il Termoli a Civitanova Marche, con indagini e prove tecniche a supporto delle sanzioni. - Gaeta.it

Durante la partita di calcio tra Civitanovese e Termoli, disputata il 6 aprile a Civitanova Marche, due sostenitori della squadra locale sono stati raggiunti da provvedimenti di daspo per comportamenti pericolosi sugli spalti. Le sanzioni sono arrivate dopo un’indagine condotta dalle forze dell’ordine, che hanno raccolto elementi a carico dei tifosi per atti violenti e minacciosi contro agenti in servizio. Questo intervento punta a preservare l’ordine pubblico negli eventi sportivi, allontanando chi mette a rischio la sicurezza degli spettatori e degli operatori.

Accensione di un ordigno esplosivo durante la partita e conseguenze

Il fulcro dell’indagine riguarda l’accensione di un ordigno esplosivo da parte dei due ultrà sugli spalti nella partita Civitanovese – Termoli, terminata 2-2. L’episodio si è verificato davanti agli occhi degli spettatori e degli agenti di polizia presenti per garantire la sicurezza. L’ordigno, esploso durante il match, ha creato una situazione di pericolo per l’incolumità pubblica. I responsabili di questo atto sono stati identificati nei due tifosi, cui sono state attribuite responsabilità gravi. L’incidente ha influenzato l’andamento della partita e provocato reazioni immediate da parte delle forze dell’ordine.

Ulteriori comportamenti violenti dopo il primo episodio

Al termine della partita, uno dei due ultrà è stato segnalato anche per aver partecipato a disordini nel secondo tempo. In particolare, ha rivolto minacce e intimidazioni agli operatori di polizia, comportandosi in modo da ostacolare il lavoro degli agenti e aumentare la tensione tra tifosi e sicurezza. Questo comportamento ha aggravato la posizione dei due, giustificando misure severe come il daspo con obbligo di firma.

Indagini e strumenti usati per identificare i responsabili

Gli agenti del Commissariato di Civitanova Marche hanno notificato i provvedimenti dopo aver condotto una serie di controlli e accertamenti. L’attività investigativa è stata supportata dal Posto di Polizia Scientifica locale, che ha fornito strumenti tecnici e ha analizzato con attenzione le immagini acquisiste durante la partita. Il lavoro di ricostruzione ha permesso di individuare con precisione i due ultrà responsabili dell’ordigno e delle intemperanze.

Approfondimenti tecnici nelle indagini

La scelta di ricorrere a tecnologie specifiche nella valutazione dei fatti ha agevolato il riconoscimento dei soggetti coinvolti, evitando rischi di errori o confusione. Le prove raccolte hanno avuto peso anche nel segnalare i tifosi all’Autorità giudiziaria, in base alla normativa vigente che sanziona comportamenti lesivi per la sicurezza pubblica e l’ordine negli eventi sportivi.

Dettagli sui daspo comminati e l’azione delle autorità

Il primo tifoso ha ricevuto un daspo di cinque anni, accompagnato dall’obbligo di firmare periodicamente al Commissariato per due anni. Questo obbligo di controllo mira a monitorare i suoi spostamenti e i contatti con luoghi collegati alla tifoseria. La sanzione più lunga, che blocca per un quinquennio la partecipazione a manifestazioni sportive, punta a proteggere lo svolgimento pacifico delle partite e prevenire ulteriori episodi violenti.

Situazione del secondo tifoso

Il secondo tifoso, ritenuto comunque colpevole, è stato raggiunto da un daspo della durata di un anno. L’intento è evitare che il soggetto possa partecipare ad altre manifestazioni a rischio, limitando accessi e potenziali tensioni.

Oltre agli strumenti restrittivi, l’intervento prosegue con la segnalazione alla magistratura per i reati commessi, garantendo così il normale svolgimento degli eventi e la tutela delle forze dell’ordine. Questi provvedimenti rappresentano un passo importante nelle strategie di contrasto alla violenza nello sport, specie in realtà come Civitanova Marche dove il tifo organizzato può sfociare in situazioni di pericolo.

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