Un fronte temporalesco potente ha colpito il nord-est d’Italia nelle ultime ore, portando trombe d’aria, piogge eccezionali e danni diffusi. In provincia di Udine e in quella di Treviso si sono formati due tornado. Nel friuli, la quantità d’acqua caduta in poche ore ha raggiunto livelli record, mentre in lombardia e piemonte la perturbazione ha provocato allagamenti e grandinate improvvise. Ecco i dettagli di questo episodio meteorologico che ha segnato una giornata difficile su più province.
L’ondata di maltempo e le trombe d’aria in friuli e veneto
Nella mattinata del 22 aprile 2025, una tromba d’aria ha colpito il comune di Dignano, in provincia di Udine. Il tornado ha scoperchiato una scuola elementare, provocando danni strutturali ma, per fortuna, nessun ferito tra gli alunni e il personale presente. Poco distante, nel trevigiano, un altro vortice ha interessato una zona rurale causando danni a edifici minori e alberi abbattuti. Le due trombe d’aria si sono formate in seguito all’arrivo di una perturbazione intensa che ha portato venti forti e temporali isolati.
Piogge record in friuli venezia giulia
Nel friuli venezia giulia, la pioggia è stata particolarmente violenta: a Buttrio nei dintorni di Udine sono caduti 103 millimetri d’acqua in sole tre ore. Non si registrava una quantità simile dal 1995. Questo accumulo ha saturato i terreni, diventati incapaci di assorbire l’acqua in eccesso. Ne è seguita la formazione di allagamenti nelle campagne e nelle zone urbane più basse, come nella frazione di Cossirano, dove un drone inviato dalla protezione civile ha documentato la tracimazione di campi e l’invasione di case e cantine da parte dell’acqua.
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I fulmini hanno continuato a colpire il territorio friulano con intensità straordinaria: circa 200 fulmini sono stati rilevati nell’arco di sei ore su un’area relativamente piccola. L’attività elettrica ha contribuito a mantenere alta l’attenzione degli enti preposti al monitoraggio, che hanno emesso bollettini di allerta meteo per tutta la regione.
Allagamenti e disagi nelle province di brescia e milano
Parallelamente agli eventi nel nord est, anche il bresciano ha subito le conseguenze di questa perturbazione. In particolare, nell’area di Cossirano, frazione del comune di Bedizzole, l’acqua ha straripato dai terreni agricoli già saturi di terreno, invadendo strade, cantine e alcune abitazioni. I residenti hanno segnalato difficoltà negli spostamenti e danni a beni materiali, soprattutto nelle zone più prossime ai corsi d’acqua minori.
A Milano, seppure la pioggia sia durata per poche ore, ha bastato a creare disagi evidenti. Il sistema di asfaltatura urbana e la fognatura non hanno retto l’afflusso d’acqua, provocando allagamenti di strade e rallentamenti del traffico in diverse parti della città. Il temporale ha esteso i suoi effetti anche a zone satellite dell’area metropolitana, causando qualche disagio ai pendolari e agli utenti dei trasporti pubblici.
Grandinate improvvise in piemonte
In Piemonte la perturbazione ha manifestato la sua forza con una grandinata intensa, concentrata nella zona tra Torino e Ivrea. In pochi minuti si sono abbattuti chicchi di grandine grandi come palline da ping pong. Il fenomeno ha devastato coltivazioni di frutteti, vigneti e orti, compromettendo il lavoro di mesi per gli agricoltori locali.
Gli agricoltori hanno denunciato perdite consistenti, parlando di danni che mettono a rischio le produzioni di stagione. Coldiretti ha diffuso un’allerta per tutta la regione chiedendo interventi mirati e sostegni per le aziende colpite. L’associazione ha sottolineato la necessità di una risposta concreta a questo tipo di eventi, sempre più frequenti in un contesto di cambiamenti climatici.
L’evoluzione della perturbazione e previsioni per i prossimi giorni
Secondo gli esperti meteo, la perturbazione che ha interessato il nord e il nord-est lascia lentamente l’Italia centrale nelle prime ore del 23 aprile. È atteso un miglioramento delle condizioni atmosferiche già a partire dal weekend, con cieli più sereni e temperature in lieve aumento.
I servizi di protezione civile continuano a monitorare le aree più colpite, mantenendo lo stato di vigilanza soprattutto in friuli e piemonte dove il suolo rimane instabile a causa delle piogge più recenti. Restano possibili nuovi temporali su alcuni settori della pianura padana nel passaggio tra mercoledì e giovedì. Gli enti locali hanno avviato interventi di ripristino per rimuovere detriti, sostituire coperture e sistemare le infrastrutture danneggiate dalle trombe d’aria e dalla grandine.