Due uomini sono stati fermati dai carabinieri di capestrano la mattina di domenica 16 marzo 2025, dopo un tentativo di furto ai danni di escursionisti nella zona del fiume tirino tra capodacqua di capestrano e bussi sul tirino. I due, di origine pescarese, si aggiravano tra le auto in sosta nella zona frequentata per gite in canoa e passeggiate, quando sono stati notati dagli agenti. Per sfuggire, i ladri si sono gettati nel fiume tirino, ma sono stati rapidamente recuperati e arrestati. Il gruppo è accusato di furto aggravato in concorso.
La zona di capestrano e il fiume tirino, meta di escursionisti
Il tratto del fiume tirino tra capodacqua di capestrano e bussi sul tirino in provincia di pescara è noto per essere frequentato da chi cerca attività all’aperto. Qui escursionisti e appassionati di canoa parcheggiano le auto e trascorrono la giornata tra i sentieri e le acque chiare del fiume. L’afflusso regolare di visitatori rende la zona un luogo popolare soprattutto nei fine settimana e nei mesi più caldi.
In queste condizioni, tuttavia, aumentano i casi di piccoli furti ai danni di chi lascia incustoditi i veicoli durante le escursioni. Le forze dell’ordine monitorano regolarmente la zona proprio per prevenire episodi di questo tipo, ma i ladri tentano comunque di approfittare dell’area affollata e della relativa tranquillità.
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Domenica mattina i carabinieri di capestrano, impegnati nei consueti controlli, hanno notato due persone che si muovevano con atteggiamento sospetto tra le auto parcheggiate vicino al fiume. Gli uomini, non a caso già noti alle forze dell’ordine per precedenti legati a furti, sono stati subito segnalati e osservati con attenzione.
Il tentativo di fuga dei ladri con il tuffo nel fiume
Al momento dell’avvicinamento da parte dei carabinieri, i due sospetti hanno abbandonato rapidamente un marsupio e uno zaino tra i veicoli e hanno cercato di scappare infilandosi nella vegetazione. Non pago, hanno poi deciso di gettarsi nelle acque fredde del tirino per allontanarsi.
I militari, tempestivi nello scatto, hanno inseguìto e recuperato i due uomini in breve tempo, evitando così la fuga completa. Durante il fermo, i ladri hanno tentato di giustificare la presenza nel fiume con una scusa poco credibile: stavano semplicemente facendo il bagno con i vestiti addosso.
Il recupero dai fondali del fiume e la rapida cattura hanno impedito loro di sparire nell’ambiente naturale, confermando l’efficacia dell’intervento dei carabinieri in servizio sul territorio.
Le prove del furto e l’intervento degli inquirenti
Gli oggetti abbandonati dai due, uno zaino e il marsupio, sono risultati essere stati appena sottratti dall’auto di un escursionista. Dal veicolo era stato rotto un finestrino, segnale inequivocabile di effrazione per accedere al contenuto.
Gli accertamenti, avviati immediatamente sul posto, hanno confermato che i due arrestati avevano compiuto il furto pochi minuti prima del loro fermo. Il proprietario dell’auto, ignaro del furto subito, ha potuto riottenere gli effetti personali grazie all’intervento dei carabinieri.
I due uomini, uno di 25 e l’altro di 57 anni, entrambi residenti nel pescarese, sono stati trattenuti in stato di arresto per furto aggravato in concorso. Su disposizione della procura della repubblica di l’aquila sono stati condotti presso la casa circondariale le costarelle in attesa dell’udienza di convalida.
Le procedure giudiziarie e i diritti degli arrestati
Pur essendo stati colti in flagranza, i due arrestati restano innocenti fino a eventuale condanna definitiva. L’azione degli agenti si è svolta nell’ambito delle procedure previste dalla legge, con la necessaria trasmissione degli atti all’autorità giudiziaria per la verifica e la convalida delle misure cautelari.
Lo stato di arresto è una fase tecnica del processo penale che consente di tutelare le indagini e garantire il regolare svolgimento delle attività giudiziarie. La restituzione degli oggetti al derubato segue quanto previsto dal codice, mentre il corso della giustizia definirà eventuali responsabilità e sanzioni.
L’intervento dei carabinieri ha evitato un possibile peggioramento della situazione e ha garantito la sicurezza nella zona della gita, rafforzando la presenza delle forze dell’ordine nelle località di frequentazione turistica.