Due giovani romeni di 23 anni, già noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Frascati. I due sono accusati di tentato furto aggravato in abitazione. L’operazione, avvenuta in via Cassia, ha visto i militari dell’Arma impegnati in un’accurata sorveglianza e inseguimento, culminando con l’arresto in flagranza di reato.
La segnalazione e il sospetto comportamento
I Carabinieri hanno notato comportamenti sospetti da parte dei due giovani, che si muovevano con circospezione nei pressi di un complesso residenziale. La loro presenza nei dintorni di diverse abitazioni ha sollevato il campanello d’allarme nei militari, che hanno vantato un’accurata osservazione per valutare le intenzioni degli indagati. L’atteggiamento dei giovani, inusuale per la zona, è stato sufficiente a indurre i Carabinieri a seguire i loro movimenti.
Dopo averli monitorati, gli agenti hanno visto i due scavalcare le recinzioni delle abitazioni, segnale chiaro di un’interazione illecita. Sembrava che stessero effettuando un sopralluogo per individuare un appartamento da derubare. Questo comportamento ha suscitato così tanto sospetto da costringere le forze dell’ordine a intervenire per verificare se avessero realmente intenzioni criminose.
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Tentativo di fuga e aggressione ai Carabinieri
Al momento dell’intervento, quando i Carabinieri hanno imposto l’alt, i due giovani hanno reagito cercando di fuggire. L’azione è degenerata in una violenta colluttazione, con i malviventi che hanno aggredito i militari, tentando di sottrarsi all’arresto. Tuttavia, l’addestramento e la determinazione dei Carabinieri hanno avuto la meglio, permettendo loro di bloccare entrambi gli indagati prima che potessero scappare.
Dopo la loro cattura, le forze dell’ordine hanno proceduto a una perquisizione, durante la quale hanno rinvenuto uno zaino in possesso degli arrestati. All’interno sono stati trovati passamontagna, cacciaviti, guanti e torce, tutti strumenti potenzialmente utilizzabili per effettuare furti. Il materiale è stato immediatamente sequestrato e rappresenta un ulteriore indizio delle intenzioni dei due giovani.
Il processo e la custodia cautelare
Su disposizione della Procura della Repubblica, gli arrestati sono stati condotti presso le aule del Tribunale di Piazzale Clodio. Qui, il giudice ha convalidato l’arresto, ribadendo la gravità delle accuse mosse. È stata disposta la custodia cautelare in carcere in attesa del proseguimento del procedimento. Tale decisione riflette la considerazione dell’ente giuridico sulla necessità di ridurre il rischio di recidiva mentre il caso è in fase di investigazione.
È importante sottolineare che, considerando l’attuale stato delle indagini, gli indagati devono considerarsi innocenti fino all’accertamento di eventuali colpevolezze attraverso una sentenza definitiva. Questo principio di presunzione di innocenza rimane fondamentale nel sistema giuridico italiano, garantendo i diritti di tutti gli accusati durante l’intero percorso legale. Il proseguimento delle indagini e la valutazione delle prove raccoglieranno ulteriore attenzione nelle prossime fasi processuali.