Due giovani napoletani denunciati per tentata truffa a loro piceno con il finto maresciallo dei carabinieri

Due giovani napoletani denunciati per tentata truffa a loro piceno con il finto maresciallo dei carabinieri

Due giovani napoletani tentano una truffa a Loro Piceno fingendosi carabinieri per estorcere denaro e oro a un’anziana; arrestati e denunciati per tentata truffa aggravata dalle forze dell’ordine.
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A Loro Piceno due giovani napoletani sono stati denunciati per tentata truffa ai danni di un’anziana, usando la tecnica del falso maresciallo dei carabinieri per estorcere denaro e oro. - Gaeta.it

Nel pomeriggio del 9 maggio 2025, a Loro Piceno in provincia di Macerata due giovani napoletani hanno messo in atto un tentativo di truffa ai danni di un’anziana usando la tecnica del «finto maresciallo dei carabinieri». I due hanno cercato di ottenere denaro e oro con la scusa di evitare un fermo della figlia della vittima, accusata di un grave incidente stradale.

Come funziona la truffa del falso maresciallo

I due ragazzi, un 25enne e un 20enne di Napoli, hanno contattato telefonicamente l’anziana fingendo un coinvolgimento dei carabinieri. Hanno riferito che la figlia della donna era stata responsabile di un incidente stradale grave e rischiava il fermo. Per evitare questa misura, hanno richiesto 1.700 euro in contanti e gioielli in oro presenti in casa. Questo gesto è parte di una tecnica diffusa che prevede la creazione di un falso stato di emergenza per suscitare paura e spingere le vittime a consegnare beni di valore.

La chiamata è stata precisa nel ricostruire una vicenda giudiziaria che però non riguardava affatto la figlia dell’anziana. Il trucco punta a far leva sull’amore e la preoccupazione per i propri cari, specie se anziani e vulnerabili. In questo caso la richiesta, ingannevole e minacciosa, è stata accompagnata dalla promessa di evitare conseguenze legali gravi tramite la consegna immediata del denaro e oro.

L’arresto e la denuncia dei responsabili

Le forze dell’ordine sono intervenute dopo aver intercettato uno dei due giovani vicino all’abitazione della vittima. Il 25enne è stato fermato da una pattuglia della stazione di Loro Piceno mentre si trovava in auto nelle vicinanze senza fornire spiegazioni plausibili sul motivo della sua presenza. Con l’aiuto dei carabinieri di Urbisaglia è stato rintracciato anche il secondo, un 20enne, che non ha saputo giustificare la propria posizione nella zona.

I militari hanno raccolto prove, anche tramite le immagini delle telecamere di videosorveglianza, che hanno confermato come entrambi avessero orchestrato la truffa con la tecnica del falso maresciallo. Così, dopo gli accertamenti, hanno denunciato i due alla magistratura per il reato di tentata truffa aggravata.

Questo episodio si aggiunge alla lista dei tentativi di raggiro rivolti soprattutto verso persone anziane, che spesso si trovano isolate e meno informate sulle modalità di truffe che si diffondono sul territorio.

Le indicazioni dei carabinieri per proteggersi

In risposta a questo caso i carabinieri hanno ribadito un messaggio alla cittadinanza invitando tutti a mantenere alta la guardia quando si ricevono telefonate sospette o visite a domicilio da parte di persone che si qualificano come appartenenti alle forze dell’ordine o altro personale ufficiale. L’allarme riguarda specialmente quelle situazioni in cui viene richiesto denaro, oro o oggetti di valore per evitare conseguenze penali gravi come arresti o fermi.

I cittadini sono incoraggiati a non consegnare nulla senza verificare in modo diretto la veridicità delle richieste. In occasione di dubbi la raccomandazione più importante è chiamare immediatamente il 112, il numero di emergenza nazionale, per ottenere conferme o denunciare i tentativi di truffa.

La collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine

Gli episodi simili continuano a verificarsi in diverse province italiane, dimostrando come sia vitale la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine per contrastare questi fenomeni e proteggere le fasce più deboli della popolazione. Le attività di prevenzione e sensibilizzazione rimangono infatti fondamentali per evitare che altri cadano in queste insidie.

Appena le indagini sono terminate, i due giovani sono stati formalmente denunciati e rischiano ora le sanzioni previste dal codice penale per questo tipo di reati. La vicenda di Loro Piceno sottolinea la necessità di mantenere attenzione e prudenza anche di fronte a situazioni che sembrano ufficiali o urgenti sul momento.

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