I disordini scoppiati dopo la semifinale di calcio tra Puteoli Normanna e Nola 1925 dell’11 maggio 2025 ad Aversa hanno portato all’arresto di due giovani e alla denuncia di un uomo di mezza età. Le forze dell’ordine, coordinate dalla procura di Napoli Nord, hanno ricostruito una serie di episodi violenti avvenuti in provincia di Caserta, coinvolgendo tifosi di entrambe le squadre. Le misure restrittive sono scattate grazie a indagini mirate e all’analisi delle telecamere di videosorveglianza.
Le dinamiche degli scontri e le conseguenze sui protagonisti
La semifinale playoff del campionato regionale di eccellenza tra Puteoli Normanna e Nola 1925 si è conclusa con tensioni che si sono tramutate in violenza fuori dallo stadio di Aversa. Secondo quanto emerso dalle indagini, un gruppo di tifosi della squadra nolana, scesi dai loro veicoli a Teverola, si è diretto verso un bar nelle vicinanze. Qui, travisati da cappucci, hanno aggredito un gruppo di persone usando sedie e tavolini come arma.
Un giovane, ricordato come vittima principale, ha cercato di fuggire rifugiandosi dentro il locale, ma è stato raggiunto e colpito al gomito con tale violenza da dover ricevere cure all’ospedale di Aversa. La frattura scomposta ha imposto una prognosi di 90 giorni.
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Aggressione al giovane e attacco all’autobus
L’aggressione è seguita da un secondo episodio. L’autobus che trasportava la squadra del Nola, poco dopo la partenza dallo stadio, è stato preso di mira da tifosi aversani. Questi soggetti hanno lanciato oggetti che hanno danneggiato il parabrezza del mezzo, senza provocare feriti tra gli occupanti, ma creando un clima di forte tensione e pericolo.
Indagini, arresti e misure restrittive per gli implicati
Le forze di polizia, tra cui la Digos di Caserta e i commissariati di Aversa e Nola, hanno condotto un’indagine serrata grazie anche ai filmati delle telecamere di sorveglianza pubbliche e private. Questo ha permesso l’identificazione di un giovane di 22 anni, protagonista diretto dell’aggressione al giovane ferito.
Il ventiduenne, uno dei tifosi nolani coinvolti nello scontro, è stato arrestato e posto ai domiciliari.
Un altro arresto ha riguardato un ventiseienne di Aversa. Quest’ultimo è stato riconosciuto come uno dei responsabili del lancio di sedie e altri oggetti contro l’autobus della squadra avversaria, evento che ha causato il danneggiamento del parabrezza. Anche lui è finito agli arresti domiciliari con la motivazione della flagranza differita, che consente di arrestare i sospetti entro 48 ore dal fatto.
Contemporaneamente, un uomo di 54 anni è stato denunciato per la sua partecipazione agli stessi disordini. Le autorità continuano a lavorare per individuare ulteriori responsabili e per avviare la procedura “daspo”, volta a impedire la partecipazione a eventi sportivi agli indagati.
Il ruolo della procura e i prossimi passi
Le autorità hanno sottolineato l’importanza delle misure restrittive e della collaborazione tra forze dell’ordine per contenere il fenomeno della violenza nel calcio regionale.
Impatto e reazioni dopo i disordini nel calcio regionale
Gli episodi di violenza che hanno segnato la semifinale tra Puteoli Normanna e Nola 1925 non rappresentano un caso isolato nel calcio regionale. La presenza di gruppi di tifosi organizzati e la conflittualità fuori dagli stadi crea preoccupazioni diffuse tra autorità e appassionati.
I danneggiamenti ai mezzi di trasporto e le aggressioni fisiche complicano la gestione degli eventi sportivi, rendendo necessari interventi più severi e controlli durante e dopo le partite.
Lo sforzo delle forze di polizia e della procura di Napoli Nord testimonia la volontà delle istituzioni di intervenire prontamente per evitare il degenerare di situazioni di tensione. L’emissione dei provvedimenti di daspo rappresenterà un passo importante contro chi si rende protagonista di violenze. Nel frattempo, si attendono ulteriori sviluppi sulle indagini e sulle misure cautelari rivolte agli altri partecipanti agli scontri.