Due arresti a Verona: smascherati truffatori di anziani nel Bresciano e Veronese

Due arresti a Verona: smascherati truffatori di anziani nel Bresciano e Veronese

Arrestati due uomini per truffe agli anziani in provincia di Brescia e Verona, dopo aver tentato di raggirare un’ottantenne. Recuperati beni rubati per oltre 10.000 euro.
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Due arresti a Verona: smascherati truffatori di anziani nel Bresciano e Veronese - Gaeta.it

L’attività della polizia di Verona ha portato a un importante arresto, svelando una serie di truffe orchestrate ai danni di anziani nella provincia di Brescia e nel Veronese. Due uomini, di 26 e 30 anni, sono stati presi in flagranza mentre cercavano di portare a termine un raggiro ai danni di un’ottantenne a Lumezzane. La Questura di Trento ha confermato che questi individui sono coinvolti in operazioni fraudolente avvenute anche in altre località, in particolare a Casaleone e Riva del Garda.

Il modus operandi dei truffatori

I due arrestati sono accusati di avere messo in atto una tecnica ben collaudata per raggirare le vittime. Il metodo utilizzato prevedeva l’immediata manipolazione emotiva degli anziani, facendo leva su presunti arresti di familiari. Nella prima segnalazione, una donna di 74 anni era stata contattata telefonicamente da un falso avvocato, che le comunicava del fermo del fratello da parte dei Carabinieri. Per liberarlo, le era stato chiesto di inviare immediatamente una somma di denaro e di consegnare gioielli di valore, tra cui la fede nuziale. Questa strategia ha dimostrato di essere estremamente efficace e ha portato a due ulteriori furti, evidenziando un allarmante aumento delle truffe agli anziani nella zona.

L’anziana, colpita da questa notizia, ha ceduto alla pressione, nel tentativo di aiutare il parente, cadendo così nella rete dei truffatori. Le investigazioni condotte dalla Squadra mobile di Brescia sono riuscite a risalire al veicolo utilizzato dai delinquenti, che rappresentava un passo fondamentale nell’identificazione dei responsabili. Il cerchio si è stretto ulteriormente quando le indagini hanno messo in luce la conferma di altri due reati simili nel territorio, il che ha portato a un’operazione coordinata tra i vari corpi di polizia.

Operazione poliziesca e arresti

Dopo aver seguito i movimenti dei sospetti, la polizia di Verona è riuscita a localizzarli in una struttura ricettiva sul territorio. Questo arresto è stato l’esito di un attento lavoro di sorveglianza, che ha permesso agli agenti di accedere rapidamente al luogo e intervenire prima che potessero portare a termine altre truffe. Durante l’operazione gli agenti hanno recuperato beni rubati che includevano gioielli e contante. L’entità della refurtiva si è rivelata significativa, con un valore che supera i 10.000 euro, corroborando la gravità dei reati commessi dai due uomini.

Le operazioni hanno così portato al sequestro di 77 gioielli, prevalentemente in oro, che saranno devoluti alle legittime vittime. L’azione della polizia è stata accolta con soddisfazione dalla comunità, che ha spesso lamentato l’assenza di misure preventive sufficienti contro questo tipo di crimine. Con i due arrestati trasferiti al carcere di Montorio, a Verona, il messaggio della polizia è chiaro: un’azione congiunta e mirata è essenziale per combattere queste truffe, particolarmente dannose per le persone più vulnerabili della società.

La restituzione della refurtiva

È prevista una rapida restituzione della refurtiva alle vittime dei crimini, un aspetto fondamentale che mira non solo a ripristinare un certo equilibrio per le malcapitate, ma anche a riaffermare la presenza efficace delle forze dell’ordine nel salvaguardare il benessere della popolazione. Ciò rinforza la fiducia tra le famiglie e le autorità, sottolineando l’importanza di segnalare prontamente situazioni sospette.

Ci si augura che le indagini possano anche porre un freno a questa preoccupante piaga sociale e che iniziative di sensibilizzazione siano intraprese per educare i cittadini, in particolare gli anziani, a riconoscere e difendersi dai tentativi di frode, che si avvalgono sempre più della vulnerabilità e dell’innocenza delle persone più fragili.

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