Donne in giunta: la commissione pari opportunità richiede un emendamento per una rappresentanza equa

Donne in giunta: la commissione pari opportunità richiede un emendamento per una rappresentanza equa

La Commissione Pari Opportunità del Trentino-Alto Adige chiede modifiche al disegno di legge per garantire una rappresentanza equilibrata di genere nella Giunta regionale, evitando una riduzione della presenza femminile.
Donne In Giunta3A La Commission Donne In Giunta3A La Commission
Donne in giunta: la commissione pari opportunità richiede un emendamento per una rappresentanza equa - Gaeta.it

La rappresentanza di genere all’interno della Giunta regionale è al centro di un acceso dibattito politico in Trentino-Alto Adige. La Commissione provinciale Pari Opportunità ha rivolto una lettera aperta al presidente della Giunta provinciale, Arno Kompatscher, per chiedere importanti modifiche all’emendamento relativo al disegno di legge n. 1, che regola la composizione della Giunta. Questo documento non solo rappresenta le esigenze delle donne nell’intera provincia, ma sottolinea anche la necessità di un impegno concreto verso una rappresentanza equa.

Il contesto normativo del disegno di legge

Il disegno di legge regionale n. 1, attualmente in discussione e previsto per la seduta del Consiglio regionale del 19 febbraio, ha lo scopo di garantire che la Giunta regionale sia composta da rappresentanti di entrambi i generi. Come spiegato dalla presidente della Commissione, Ulrike Oberhammer, e dalla vicepresidente, Nadia Mazzardis, l’obbiettivo è di stabilire una proporzione adeguata tra i generi a seconda della loro consistenza all’interno del Consiglio regionale. La prima versione del disegno di legge, che sarebbe dovuta essere approvata il 22 gennaio, conteneva un importante principio: la rappresentanza del genere meno rappresentato dovrebbe essere garantita, assicurando così che le donne possano avere un ruolo equilibrato nel governo regionale.

Tuttavia, le modifiche apportate dall’emendamento Segnana/Stauder hanno destato preoccupazione. L’emendamento limita il principio di rappresentanza ai generi e risulta carente rispetto alla necessità di un’effettiva equità. Se approvato, il disegno di legge potrebbe condurre a una Giunta regionale con una rappresentanza femminile esigua, addirittura ridotta a una sola assessora, creando una situazione paradossale che contrasta con le attese di inclusione e valorizzazione del contributo femminile.

Le ambizioni della commissione pari opportunità

In risposta a questo scenario, la Commissione Pari Opportunità ha formulato una richiesta chiara ai rappresentanti provinciali, chiedendo una riformulazione dell’emendamento. La proposta è di garantire che, nella composizione della Giunta regionale, ogni genere sia rappresentato in modo equilibrato, utilizzando un sistema di arrotondamento specifico per le cifre decimali. Questa strategia mira a garantire un numero di rappresentanti di genere che rifletta la reale presenza, rimuovendo qualsiasi ambiguità.

La Commissione evidenzia l’importanza di una legge che non solo invochi la parità, ma che stabilisca pratiche operative per la sua applicazione. Così, una corretta formulazione dell’emendamento permetterebbe di raggiungere un risultato che non sia solo teorico, ma che si traduca in un concreto impatto sulla partecipazione delle donne nella vita politica provinciale.

Le implicazioni di una rappresentanza proporzionata

Nella lettera, la Commissione esprime chiaramente la necessità di integrare anche norme transitorie e finali, specificando che la Giunta regionale dovrà costituirsi in conformità con le nuove disposizioni prima delle elezioni generali del 2028 per il rinnovo dei consigli provinciali. Questo passaggio è cruciale per garantire un’implementazione tempestiva della legge e per evitare che la questione della rappresentanza di genere rimanga un tema irrisolto.

Tale richiesta non solo riflette le aspirazioni di equità per le donne della provincia, ma si allinea anche con le tendenze più ampie di giustizia e inclusione che caratterizzano le politiche pubbliche moderne. La Commissione Pari Opportunità si pone così come protagonista nella lotta per la parità, spingendo affinché la legislazione rispecchi l’impegno sociale per una vera inclusione, affinché tutte le voci, a prescindere dal genere, possano essere rappresentate e ascoltate nelle scelte governative.

Change privacy settings
×