Donna allontanata da Gaeta dopo nove anni di molestie a un sacerdote, divieto di ritorno per tre anni

Donna allontanata da Gaeta dopo nove anni di molestie a un sacerdote, divieto di ritorno per tre anni

Una donna di 55 anni di Formia perseguita un sacerdote da quasi dieci anni, con numerosi interventi di polizia e provvedimenti giudiziari culminati nel divieto di ritorno a Gaeta per tre anni.
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Una donna di 55 anni è stata colpita da un divieto di ritorno a Gaeta per aver perseguitato per anni un sacerdote, nonostante numerosi provvedimenti giudiziari e interventi delle forze dell'ordine. - Gaeta.it

La vicenda riguarda una donna di 55 anni residente a Formia, raggiunta da un provvedimento di divieto di ritorno nel comune di Gaeta per aver perseguitato un sacerdote per quasi un decennio. La misura arriva dopo anni di segnalazioni e provvedimenti giudiziari, inclusi arresti e ordini di allontanamento. La situazione ha visto l’intervento delle autorità locali più volte, in risposta alle denunce del religioso.

Il lungo periodo di molestie e le denunce del sacerdote

Il sacerdote, che ha subito le persecuzioni, si era rivolto alla polizia denunciando una presenza costante e invadente da parte della donna. Secondo quanto riportato, la donna lo seguiva ovunque andasse, con pedinamenti e appostamenti che si sono protratti per anni. Nonostante i numerosi tentativi di fermare questa condotta molesta, la situazione si è aggravata fino a richiedere misure più incisive. Il religioso ha descritto una condizione di esasperazione, narrando come la donna fosse sempre alle sue spalle, senza lasciare tregua.

Le denunce e le richieste di intervento

Le denunce presentate nel corso di questo lungo periodo hanno evidenziato una dinamica persistente e ripetuta, costringendo il sacerdote a rivolgersi alle forze dell’ordine ogniqualvolta la donna si avvicinava. Il disagio provocato da queste continue molestie ha condotto a varie richieste di intervento, con la polizia che ha monitorato con attenzione la situazione.

Provvedimenti giudiziari e il foglio di via obbligatorio

In seguito alle prime denunce, era scattato un ammonimento e, più avanti, due arresti a carico della donna, per aver violato il divieto di avvicinamento alla persona offesa che un giudice aveva stabilito. Queste misure però non hanno risolto il problema, dato che la donna ha continuato a presentarsi nei pressi del sacerdote provocando un allarme crescente.

Nel 2019 la donna aveva già ricevuto un foglio di via obbligatorio dal comune di Fondi, dove il sacerdote svolgeva allora il suo ministero. Quella misura di allontanamento è stata una delle prime risposte dell’autorità locale, ma non è bastata a bloccare la sua condotta. Questo dimostra una situazione difficile da gestire, con una recidiva che ha richiesto un intervento più deciso.

Le sanzioni dei tribunali e le disposizioni del questore sono dunque parte di un percorso giuridico complesso che ha cercato di arginare i comportamenti della donna, trovata a più riprese colpevole di violare i divieti imposti.

Il nuovo divieto di ritorno a gaeta disposto dal questore di latina

La misura più recente riguarda il divieto di ritorno nel comune di Gaeta, disposto dal questore di Latina e valido per tre anni. Questa decisione arriva dopo una serie di episodi reiterati in cui la donna ha continuato a infastidire il sacerdote nonostante i precedenti provvedimenti. Il divieto impedisce alla donna di tornare in quel territorio, un passo deciso volto a impedire ulteriori contatti o pedinamenti.

Gaeta è così messa al sicuro da questa vicenda che ha avuto ripercussioni sulla vita quotidiana del sacerdote. La decisione del questore è indicativa della gravità della situazione, segnalata da un’attività molesta protratta per troppo tempo e non fermata dagli interventi precedenti. L’autorità di pubblica sicurezza ha ritenuto necessario cancellare la presenza della donna da quell’area per tutelare l’incolumità e la serenità del religioso.

Questo provvedimento, eseguito con precisione, rappresenta una forma di protezione e di controllo del territorio, con la finalità di evitare eventi futuri analoghi.

Tutela e controllo del territorio

Il divieto di ritorno costituisce una misura cautelare importante per garantire sicurezza e serena convivenza all’interno della comunità.

Interventi delle forze dell’ordine e impatto sulla comunità locale

Le forze dell’ordine sono state chiamate più volte dall’interessato nel corso degli anni, a segnalare episodi di stalking e violazione delle distanze imposte. L’intervento delle autorità è stato puntuale ogni volta che la donna si è presentata senza rispetto dei divieti, mostrando una sorveglianza attenta da parte di polizia e carabinieri. Le chiamate da parte del sacerdote erano frequenti, in risposta a comportamenti che generavano preoccupazione e disagio nella piccola comunità.

Questa storia ha avuto eco nel tessuto locale, creando un clima di attenzione sulle dinamiche della persecuzione. Il continuo impegno delle forze di sicurezza si è rivelato fondamentale per garantire un minimo di quiete e per impedire il ripetersi di situazioni simili. La misura adottata dal questore si inserisce in un contesto di vigilanza e di risposta immediata agli allarmi, necessaria in un caso di insistenza e reiterate infrazioni di legge.

L’ambiente cittadino risulta così più protetto e la vicenda esemplifica come le autorità possano intervenire anche dopo anni di attesa. Entro il territorio di Gaeta è stato fatto un passo importante per chiudere una vicenda che aveva suscitato allarme e disorientamento.

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