Don Maurizio Patriciello racconta il degrado del Parco Verde: “Una persona in croce”

Don Maurizio Patriciello racconta il degrado del Parco Verde: “Una persona in croce”

Don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde di Caivano, denuncia il degrado e la criminalità nel quartiere, criticando l’assenza di azioni concrete da parte delle istituzioni e le strumentalizzazioni politiche.
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Don Maurizio Patriciello racconta il degrado del Parco Verde: “Una persona in croce” - Gaeta.it

Nel corso dell’audizione in Commissione Antimafia, don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde di Caivano, ha condiviso la sua esperienza nel quartier generale di una delle aree più problematiche del paese. La sua testimonianza offre uno spaccato della vita quotidiana in un contesto caratterizzato dal degrado urbano, abusi e spaccio di droga, ma anche di speranza e comunità. La sua voce rappresenta un grido d’allerta su una situazione che coinvolge non solo gli abitanti, ma anche i politici e le istituzioni.

Un quartiere in crisi: dalla costruzione degli edifici alla piazza di spaccio

Don Patriciello ha descritto il percorso che ha portato il Parco Verde a diventare un punto di riferimento per la criminalità. Inizialmente concepito come un’area residenziale, col tempo è stato trasformato in un centro di spaccio e illegalità. Le strade costruite per garantire accesso e sicurezza si sono mutate in corridoi per il traffico di droga, contribuendo a un degrado che ha coinvolto anche i più giovani. Questa realtà complessa è aggravata dall’assenza di supporto e di opportunità, costringendo molti a ricorrere a scelte disperate.

Patriciello ha lamentato anche l’assenza di un’azione concreta da parte dei politici, che si sono limitati a visite occasionali e promesse non mantenute. La sua denuncia ha messo in luce un paradosso: mentre i cittadini cercano aiuto e supporto, le autorità sembrano rimanere a osservare. Lo sguardo critico del parroco sull’ipocrisia delle passerelle politiche ha sottolineato quanto poco sia stata realmente considerata la vita quotidiana degli abitanti del Parco Verde.

La risposta delle autorità e gli sgomberi recenti

Recentemente, la situazione ha preso una piega diversa con l’arrivo del prefetto Michele Di Bari, che ha avviato un dialogo con gli abitanti. Questo incontro ha rappresentato una piccola luce nel buio, ma ha anche comportato decisioni difficili, come lo sgombero di 36 famiglie. Patriciello si è dichiarato preoccupato per le conseguenze sociali di queste operazioni, facendo notare che molte di queste famiglie erano in lenta ripresa, mentre altre avevano effettivamente commesso degli errori.

La presenza massiccia delle forze dell’ordine, con oltre 1000 agenti mobilitati dopo gli sgomberi, ha creato un clima di tensione nel quartiere. Don Maurizio ha sottolineato il dilemma morale di chi deve fare i conti con una comunità già ferita e provata. La chiesa, da sempre un punto di riferimento per i bisognosi, ha vissuto momenti di grande difficoltà e anche lui, già sottoposto a scorta, ha dovuto recepire i messaggi di cautela da parte delle autorità.

Critiche alle strumentalizzazioni politiche della situazione

Durante il suo intervento, don Patriciello ha condannato le strumentalizzazioni politiche che hanno accompagnato questa situazione. Ha parlato di “avvoltoi“, descrivendo come alcuni abbiano tentato di trarre vantaggio da un contesto così drammatico. Ricordando eventi recenti in cui certe forze politiche hanno cercato di appropriasi della narrazione del disagio, ha messo in evidenza un errore strategico: politicizzare una questione che riguarda la dignità umana e le necessità reali dei cittadini nel Parco Verde.

Patriciello ha esortato chi ha ruoli di responsabilità a non trasformare quanto sta accadendo in una battaglia di ideologie. Ha richiamato l’attenzione sull’importanza di un’azione concertata, lontana da rivendicazioni partitiche, dove ogni intervento deve essere improntato alla giustizia e all’umanità. La necessità di ricostruire un tessuto sociale e favorire un ambiente di supporto sono stati temi centrali del suo discorso, in cui la vita degli abitanti del Parco Verde torna a essere al centro del dibattito.

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