Domani il cielo si illumina: passaggio dei satelliti Starlink di SpaceX alle 17:33

Domani il cielo si illumina: passaggio dei satelliti Starlink di SpaceX alle 17:33

Il 30 novembre 2024, i satelliti Starlink di SpaceX si allineeranno in un passaggio visibile, offrendo uno spettacolo unico e sollevando preoccupazioni sull’inquinamento luminoso e l’osservazione astronomica.
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Domani il cielo si illumina: passaggio dei satelliti Starlink di SpaceX alle 17:33 - Gaeta.it

Il 30 novembre 2024 segnerà un evento da non perdere nel cielo. Alle 17:33, i satelliti Starlink di SpaceX si allineeranno in un passaggio visibile, regalando uno spettacolo affascinante per chi ama osservare il firmamento. Starlink rappresenta una rete di satelliti progettata per garantire l’accesso a Internet anche nelle aree più isolate del pianeta. Ma cosa comporta realmente questo fenomeno? E come possiamo osservare questi satelliti nel cielo?

I satelliti Starlink: una rete globale per Internet

Starlink è un progetto ambizioso portato avanti da SpaceX, l’azienda privata fondata da Elon Musk nel 2002. Con l’obiettivo di creare una connessione Internet veloce e accessibile, SpaceX ha lanciato una costellazione di satelliti in orbita terrestre bassa. Questa rete è particolarmente utile per le zone rurali e remote, dove le opzioni di connettività tradizionale sono insufficienti o addirittura assenti. La strategia alla base di Starlink è quella di posizionare migliaia di satelliti che operano a bassa quota, riducendo così la latenza e migliorando la velocità di connessione. Già diverse migliaia di queste unità sono in orbita, rendendo il progetto uno dei più grandi in termini di infrastruttura satellitare.

Questo sistema non solo ha un impatto sulle telecomunicazioni, ma sta modificando anche il modo in cui si osserva il cielo. Guardando verso l’alto, è possibile scorgere una fila di luci in movimento, il che ha portato a una serie di domande e curiosità tra gli osservatori. E mentre si apprezza questa meraviglia tecnologica, sono emerse anche preoccupazioni sull’inquinamento luminoso e sull’impatto di tali installazioni sulla ricerca astronomica.

Come osservare il passaggio di Starlink

Il passaggio previsto per oggi avrà inizio dalla direzione sud-ovest verso est, e si consiglia di posizionarsi con un certo anticipo per non perdere l’evento. La durata di questo spettacolo sarà di circa cinque minuti. Per aiutare gli appassionati a pianificare l’osservazione, esistono diversi strumenti. Un metodo molto efficace è il sito Heavens-Above, dove gli utenti possono selezionare la propria città per scoprire quando si verificheranno i passaggi dei satelliti Starlink. Si troveranno anche mappe scaricabili che indicano giorni e orari.

Questa risorsa è utile non solo per il monitoraggio dei satelliti Starlink, ma anche per gli avvistamenti della Stazione Spaziale Internazionale e di altri satelliti. Così chi si appresta a “catturare” questo fenomeno avrà moltissimo materiale a disposizione per scoprire ulteriori passaggi di interesse.

L’inquinamento luminoso e i satelliti artificiali

Nonostante la bellezza dei passaggi dei satelliti Starlink, non mancano le preoccupazioni legate all’impatto di questi oggetti artificiali sul cielo notturno. Questi satelliti contribuiscono a un fenomeno noto come inquinamento luminoso, che ha effetti negativi sia per gli astronomi professionisti che per gli appassionati. La presenza di una così alta densità di satelliti rende difficile l’osservazione del cielo e la raccolta di dati astronomici, contaminando le osservazioni effettuate dai telescopi, anche nei luoghi più isolati.

In aggiunta, si segnala il rischio di collisioni tra i satelliti, un fenomeno noto come sindrome di Kessler, che potrebbe generare un effetto a catena con conseguenti detriti spaziali che minacciano ulteriori lanci e operazioni. Crescendo il numero di satelliti in orbita, il rischio di rendere il cielo notturno più complesso da osservare diventa sempre più concreto.

Questo tema, che solleva sempre maggiore interesse tra scienziati e appassionati, permette di riflettere su come i progressi tecnologici debbano essere bilanciati con la preservazione del nostro ambiente naturale, incluso il cielo che ci circonda.

Ultimo aggiornamento il 30 Novembre 2024 da Sara Gatti

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