Disordini al Maturaball di Bressanone: denunce e divieti nei confronti di cinque organizzatori

Disordini al Maturaball di Bressanone: denunce e divieti nei confronti di cinque organizzatori

Disordini al Maturaball di Bressanone: cinque denunciati per vendita di alcolici a minori e sovraffollamento, con provvedimenti della Questura per garantire la sicurezza durante eventi futuri.
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Disordini al Maturaball di Bressanone: denunce e divieti nei confronti di cinque organizzatori - Gaeta.it

Un episodio di violenza e caos ha segnato il Maturaball di Bressanone, un evento atteso dagli studenti per festeggiare l’anno scolastico concluso. Dopo i disordini avvenuti durante la serata di sabato, la Questura di Bolzano ha preso provvedimenti significativi, che includono denunce e divieti di accesso a esercizi pubblici per gli organizzatori coinvolti.

Denunce per la vendita di alcolici a minori

Le autorità competenti hanno avviato un’inchiesta immediata, risultando in cinque denunce alla Procura della Repubblica nei confronti di organizzatori di 19 e 54 anni. I soggetti denunciati sono un 19enne originario di Velturno, un’altra coetanea di Bressanone, un giovane della Val di Vizze, un uomo di 52 anni di Varna e un 54enne di Bressanone. Si contestano loro diversi reati, tra cui la vendita di alcolici a minori di 15 anni, un’infrazione molto grave che pone in discussione la responsabilità degli organizzatori in merito alla sicurezza dei partecipanti.

La Questura ha preso sul serio i rapporti di vendita illegale, evidenziando l’importanza di tutelare la salute e la sicurezza dei giovani. Le indagini si sono estese anche alla verifica dei biglietti venduti dall’organizzazione, con accertamenti su eventuali irregolarità da parte della SIAE, che controlla le pratiche di vendita per eventi pubblici.

Sovraffollamento e problemi di sicurezza

Un aspetto centrale che ha contribuito ai disordini è stata la gestione della capienza del Forum di Bressanone. Per quanto il venue abbia una capacità massima di circa mille persone, si sono presentati circa 200 giovani in aggiunta, muniti di biglietti, ma impossibilitati a entrare. Questo ha creato tensioni, spingendo il personale addetto alla sicurezza a gestire una situazione già delicata. Gli accessi alle uscite di emergenza sono stati resi problematici, con la Questura che ha segnalato queste carenze all’ufficio prevenzione incendi della Provincia Autonoma di Bolzano. La questione del sovraffollamento solleva interrogativi sul rispetto delle normative di sicurezza da parte degli organizzatori.

Conseguenze legali per i protagonisti dei disordini

La situazione ha portato anche a una denuncia per oltraggio e minaccia a pubblico ufficiale, insieme a ulteriori accuse nei confronti di un maggiorenne e un minorenne per aggressione a un pubblico ufficiale e turbativa dell’ordine. Di fronte a questi episodi, il Questore di Bolzano, Paolo Sartori, ha agito emettendo una misura di prevenzione personale, il Dacur. Questa misura comporta un divieto di accesso a tutti gli esercizi pubblici di Bressanone, stabilito per un periodo di due anni per l’individuo maggiorenne e per un anno per il minorenne coinvolto.

Le autorità sperano che in futuro si possano evitare ripetizioni di tali episodi, garantendo così la sicurezza durante eventi che dovrebbero rappresentare momenti di celebrativo incontro giovanile.

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