Disagi negli aeroporti di parigi per il secondo giorno di sciopero dei controllori aerei

Disagi negli aeroporti di parigi per il secondo giorno di sciopero dei controllori aerei

Lo sciopero dei controllori di volo tra il 4 e il 5 giugno 2025 ha causato cancellazioni e ritardi negli aeroporti di Parigi, con ripercussioni sul traffico aereo europeo e disagi per oltre 300.000 passeggeri.
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Tra il 4 e 5 giugno 2025 uno sciopero dei controllori di volo ha causato cancellazioni e ritardi negli aeroporti di Parigi, con ripercussioni su tutto il traffico aereo europeo. - Gaeta.it

Tra il 4 e il 5 giugno 2025, il traffico aereo negli aeroporti di parigi è stato pesantemente condizionato dallo sciopero indetto dai controllori di volo. La protesta, partita da due sindacati poco rappresentativi, ha provocato una serie di cancellazioni e ritardi, con conseguenze anche a livello europeo. Le autorità francesi hanno invitato le compagnie a ridurre i voli in partenza, amplificando il disagio negli scali più importanti come orly e roissy-charles de gaulle.

Lo sciopero colpisce parigi e i suoi aeroporti

Il secondo giorno di astensione dal lavoro da parte dei controllori aerei ha avuto effetti ancora più gravi rispetto alla giornata precedente. Dopo 933 voli cancellati il 4 giugno, l’autorità dell’aviazione civile francese ha chiesto la cancellazione del 40% dei voli previsti il 5 giugno negli aeroporti di parigi, soprattutto negli scali di orly e roissy-charles de gaulle. Questo deciso passo era volto a fronteggiare la riduzione del personale operativo e a limitare il caos in pista.

Nei terminal, i passeggeri hanno dovuto affrontare un clima di incertezza e lunghi tempi di attesa. Le code ai banchi check-in si sono allungate, mentre molte persone sono rimaste in attesa di informazioni ufficiali sulle destinazioni. Gli aeroporti, già affollati per l’avvio della stagione estiva, hanno faticato a gestire l’afflusso. L’astensione ha rallentato notevolmente la gestione del traffico aereo, con ritardi che si sono poi propagati anche ai voli internazionali. La tensione nei confronti dei viaggiatori è cresciuta, mentre operatori e forze dell’ordine cercavano di mantenere l’ordine.

Sindacati e governo al centro della protesta

I due sindacati promotori della protesta hanno rivendicato un miglioramento delle condizioni di lavoro e un aumento degli organici nell’ambito del controllo aereo. Queste richieste sono arrivate in un momento critico, quando gli aeroporti si preparavano ad accogliere un alta affluenza di passeggeri per le vacanze estive. La scelta di indire lo sciopero proprio nel periodo di picco ha scatenato dure critiche da parte del governo.

Nel corso di una diretta su BFMTV nella serata del 4 giugno, il premier Francois Bayrou ha definito la protesta “scioccante”. Bayrou ha accusato i sindacati di “prendere in ostaggio i francesi” con una mobilitazione a ridosso delle partenze estive, lasciando migliaia di persone bloccate negli aeroporti. Il premier ha invitato alla ripresa del dialogo e al ritorno alla normalità, sottolineando che i disagi non solo penalizzano il territorio nazionale ma si ripercuotono su scala più ampia.

Effetti dello sciopero sul traffico aereo europeo

L’effetto dello sciopero si è esteso ben oltre la francia, poiché i voli cancellati hanno generato una reazione a catena in tutto il continente. L’associazione Airlines For Europe , che riunisce le principali compagnie aeree operanti in europa, ha stimato che tra il 4 e il 5 giugno siano stati soppressi circa 1500 voli. Questo ha coinvolto quasi 300.000 passeggeri, molti dei quali diretti o in transito attraverso gli aeroporti francesi.

La rete di collegamenti aerei in europa dipende in modo cruciale da hub come parigi-roissy-charles de gaulle e parigi-orly. Quando questi centri subiscono interruzioni, molte tratte subiscono ritardi o cancellazioni che si accumulano rapidamente. Gli operatori europei hanno dovuto riorganizzare immediatamente i propri piani di volo per contenere i danni, mentre i passeggeri si sono trovati costretti a modificare programmi e itinerari. L’evento ha riproposto le difficoltà legate alla gestione delle risorse umane nel settore del controllo del traffico aereo, una questione che resta aperta in molti paesi.

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