Un incendio ha colpito per la seconda volta in pochi mesi i libri di Marco, il libraio senza fissa dimora che allestisce il suo banco nel sottopasso delle Cure a Firenze. Le fiamme hanno causato disagi e la chiusura temporanea del passaggio, mentre la città torna a riflettere sulla vulnerabilità delle persone senza tetto e sul valore di iniziative sociali a loro favore.
L’incendio nella notte e l’intervento dei soccorsi
L’allarme è scattato nella notte fra il 3 e 4 gennaio 2025, quando i vigili del fuoco sono intervenuti al sottopasso delle Cure per spegnere un incendio. Il primo intervento si è svolto intorno alle 2:20, per bloccare le fiamme di un piccolo rogo. Poco meno di due ore dopo, alle 3:40, i pompieri sono tornati per spegnere altri materiali incendiati nella stessa area. Sul posto è arrivato anche il personale sanitario per controllare lo stato di salute di alcune persone senza fissa dimora che si trovavano vicino al luogo dell’incendio. Fortunatamente non si sono registrati feriti, ma l’episodio ha causato la chiusura temporanea del sottopasso, interrompendo il normale collegamento pedonale tra via delle Cure e piazza della Libertà.
Il profilo di Marco
Marco non è un semplice venditore ambulante. Si tratta di un uomo senza fissa dimora che ha trasformato i suoi libri in uno strumento di sopravvivenza e riscatto. Il suo banco nel sottopasso delle Cure rappresenta molto più di un punto vendita: è un simbolo di lotta alla marginalità e una testimonianza di resistenza sociale. Marco ha iniziato un percorso di reinserimento seguito da diverse associazioni locali, che lo supportano sotto il profilo sociale e lavorativo. Il banco dei libri si inserisce in questo cammino di recupero, offrendo un’occasione di ritorno a una routine dignitosa e allo stesso tempo un motivo di aggregazione per chi frequenta il quartiere. L’attacco ai suoi libri tocca quindi la fragilità di una persona ma anche quella di un’intera comunità che sta cercando modi per includere chi vive ai margini.
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Le reazioni istituzionali e la richiesta di tutela del sottopasso
La sindaca di Firenze, Sara Funaro, è intervenuta pubblicamente condannando l’episodio e mettendo l’accento sul valore umano del gesto di Marco. Ha ricordato che l’incendio è il secondo in pochi mesi e ha sottolineato che Marco sta seguendo un “percorso virtuoso” grazie al contributo di associazioni e strutture di accoglienza. Ha espresso sdegno per il gesto che, a suo parere, colpisce la fragilità più generale della città. Dal Consiglio comunale è arrivata una presa di posizione chiara da parte del capogruppo del Movimento 5 stelle, Lorenzo Masi. Masi ha condannato l’accaduto e ha invitato ad intervenire immediatamente per evitare che si ripetano simili episodi. Ha ricordato l’importanza del sottopasso come collegamento pedonale essenziale e ha sottolineato che la tutela riguarda sia la sicurezza delle persone sia la conservazione dello spazio pubblico, quotidianamente usato da bambini e adulti.
Azioni concrete per proteggere Marco e il sottopasso
Il ripetersi di incendi nel sottopasso delle Cure mette a rischio progetti sociali come quello di Marco e provoca disagi in una zona centrale di Firenze. Serve un intervento concreto, non solo di sicurezza urbana ma anche di inclusione sociale, per prevenire azioni che danneggiano chi è già in difficoltà. Le associazioni stanno già lavorando per garantire continuità al percorso di Marco, ma lo spazio pubblico richiede sorveglianza più attenta: il sottopasso collega quartieri popolosi ed è luogo di passaggio quotidiano. Le autorità devono garantire ai cittadini e ai più fragili un ambiente sicuro dove non si rischi di perdere occasioni di relazione, come quella del banco dei libri, che rappresentano momenti di sostegno e ricostruzione. Il caso di Marco invita a riflettere su come gestire la convivenza urbana, proteggendo le persone e i luoghi simbolo della città.