Il governo ha presentato un decreto legge che introduce modifiche alla normativa sulle strutture ricettive open air, con particolare attenzione ai camping. Questa iniziativa si propone di alleviare gli oneri amministrativi per i gestori delle aree attrezzate, eliminando l’obbligo dell’autorizzazione paesaggistica per alcune installazioni temporanee. Le novità potrebbero essere decisive per il settore turistico all’aperto, che si prepara a una stagione più snella dal punto di vista burocratico.
Norme aggiornate per le strutture ricettive outdoor e le relative autorizzazioni
Il decreto riguarda in modo specifico le strutture ricettive all’aperto, come i camping, dove è possibile collocare caravan, case mobili e autocaravan conformi alle normative europee. Le recenti disposizioni definiscono quali veicoli e strutture possono essere collocati senza obbligare il titolare a richiedere un’autorizzazione paesaggistica. Si tratta di soluzioni pensate per agevolare chi gestisce spazi destinati al turismo outdoor, riducendo i tempi e la complessità burocratica.
Le strutture ammesse devono rispettare precisi requisiti. Devono essere veicoli ricreazionali dotati di sistemi per la circolazione su strada, ossia caravan, case mobili per vacanze e autocaravan conformi alle regole europee in materia di sicurezza e omologazione. Questi mezzi devono poter essere rimossi facilmente, senza agganci permanenti al suolo, e devono garantire il recupero completo del sito nel momento in cui vengono rimossi. Questo punto è essenziale per mantenere l’equilibrio tra sviluppo turistico e tutela ambientale.
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Il decreto specifica che le aree attrezzate devono essere già munite di collegamenti elettrici, idrici e fognari. In questo modo si assicura che tutte le strutture temporanee siano inserite in contesti organizzati e con infrastrutture adeguate, limitando eventuali impatti negativi sull’ambiente locale. Si eliminano quindi le autorizzazioni complesse per interventi di natura temporanea che rispettano questi parametri.
L’autorizzazione paesaggistica semplificata per infrastrutture e modifiche nelle aree di sosta
Un altro aspetto importante riguarda l’approvazione semplificata per determinati interventi nelle aree attrezzate. Il decreto del ministero del Turismo stabilisce che basterà una autorizzazione paesaggistica semplificata per realizzare o modificare infrastrutture a rete, come impianti elettrici o idrici, o per modificare il numero e la posizione delle aree attrezzate con servizi senza costruire nuove strutture o aumentare la capacità ricettiva.
Questo strumento mira a ridurre i tempi burocratici e a facilitare le operazioni di adeguamento delle infrastrutture nei camping, senza compromettere la tutela del paesaggio. La possibilità di modificare la disposizione delle aree attrezzate agevola una gestione più efficiente degli spazi, con ricadute positive per i gestori e per i turisti.
Non sono però ammesse opere che comportino aumenti della capacità ricettiva o nuovi edifici. La norma si concentra quindi su interventi che migliorano o ottimizzano l’esistente, preservando l’impatto ambientale e paesaggistico. Questo equilibrio fa pensare a un modello di sviluppo turistico più sostenibile e compatibile con le esigenze del territorio.
Il decreto ancora in esame punta a uniformare e semplificare l’iter amministrativo in un contesto in cui il turismo open air continua ad attirare sempre più visitatori, con una domanda crescente di sistemazioni temporanee e flessibili. La novità potrebbe favorire la vivibilità delle aree, portando a una migliore offerta turistica senza appesantire i processi autorizzativi.
Il Consiglio dei ministri discuterà il provvedimento nelle prossime settimane, ma già si percepisce la volontà di facilitare la gestione di camping e strutture mobili. Una risposta tempestiva alle esigenze di un comparto che rappresenta un pezzo importante dell’economia locale, soprattutto nelle stagioni più calde.