Il 2 dicembre ha preso il via la tournée dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, un evento che unisce musica e aviazione. Daniel Harding, direttore musicale dell’Accademia e pilota per Air France, ha guidato il volo che ha portato i musicisti nella capitale francese. La partenza ha avuto un tocco speciale con un’esibizione in aeroporto, che ha reso questa giornata indimenticabile.
Partenza emozionante dall’aeroporto di Fiumicino
Il viaggio dell’Orchestra ha avuto inizio con una performance straordinaria prima dell’imbarco. Questo evento, nato dalla collaborazione tra l’Accademia di Santa Cecilia, Aeroporti di Roma e Air France, ha visto diversi professori dell’Orchestra eseguire il “Divertimento per fiati n. 6 ‘Feldpartita’” di Franz Joseph Haydn. Queste melodie hanno incantato i passeggeri presenti nel molo A del Terminal 1 dell’aeroporto Leonardo da Vinci, creando un’atmosfera festosa e culturalmente ricca che ha anticipato il viaggio.
Il volo AF1205, partito alle 10.05 diretto a Parigi Charles de Gaulle, ha accolto i musicisti a bordo, segnando ufficialmente l’inizio del loro tour europeo. Questo viaggio musicale non si limita alla Francia, poiché l’Orchestra si esibirà anche in altre città europee come Lussemburgo, Anversa e Vienna, rafforzando ulteriormente il suo ruolo di ambasciatrice della cultura italiana nel mondo.
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Un tour che coinvolge l’Europa
L’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha in programma cinque tappe nel suo tour europeo. Dopo Parigi, la prima tappa, si dirigerà verso Lussemburgo il 3 dicembre, poi ad Anversa il 4 dicembre, per concludere a Vienna il 6 e 7 dicembre. Ogni città offrirà opportunità uniche di condivisione musicale, permettendo al pubblico di apprezzare il talento e la maestria dei musicisti. Questo tour è una vetrina per la musica classica, ed i concerti prevedono repertori vari che spaziano dalle opere più celebri a composizioni contemporanee.
Questo viaggio rappresenta non solo un’importante occasione per l’Orchestra di esibirsi, ma anche per rafforzare i legami culturali tra le nazioni europee. Ogni performance è un’opportunità per esplorare e celebrare la ricchezza della tradizione musicale europea. La tournée offre un modo per unire pubblico e artisti, creando momenti di condivisione e riflessione sull’arte e la cultura.
Una sinergia tra musica e aviazione
La collaborazione tra l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Aeroporti di Roma e Air France riflette un impegno a lungo termine verso l’intrattenimento culturale. La partnership mira a trasformare l’esperienza dei passeggeri in aeroporto, rendendola non solo un momento di transito, ma anche di arricchimento culturale. I concerti in aeroporto sono parte integrante di questo approccio, concepito per creare un ambiente accogliente e stimolante per tutti i viaggiatori.
Air France, nella sua missione di associare la cultura ai viaggi, ha scelto di affidare il volo AF1205 al pilota Daniel Harding, un’occasione unica nel suo genere. Harding, oltre ad essere un affermato direttore d’orchestra, ha una passione per il volo, portando così in una dimensione nuova il concetto di viaggio. La sua duplice carriera è un esempio affascinante di come la musica e l’aviazione possano intrecciarsi, contribuendo a un’esperienza che va oltre il semplice spostamento fisico.
Daniel Harding: dal velivolo al podio
Il ruolo di Daniel Harding in questa avventura va oltre quello di pilota: dopo aver portato i musicisti a destinazione, si prepara a calcare il palcoscenico della Grande Salle Pierre Boulez della Philharmonie di Parigi. Questa transizione dal volo alla musica rappresenta l’essenza della sua vita, dove le due passioni si incontrano in modo straordinario. Harding è diventato da poco il nuovo direttore musicale dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia di Santa Cecilia, portando con sé una fresca interpretazione e un entusiasmo rinnovato.
La serata parigina si preannuncia come un evento da non perdere, poiché Harding dirigerà i suoi musicisti in un’esibizione che promette di essere memorabile. La sua esperienza sul podio e il legame affettivo con la musica sono destinati a creare un’atmosfera di grande emozione e coinvolgimento per tutti i presenti, testimoniando così il potere della musica di unire le persone, trascendendo cultura, lingua e confini.