Un vento di cambiamento ha investito Sulmona, dove i consiglieri comunali hanno deciso di dimettersi in blocco, provocando così lo scioglimento del consiglio comunale e la caduta dell’amministrazione guidata dal sindaco Gianfranco Di Piero. Questa giornata segna una svolta significativa per la politica locale, con ripercussioni che certamente influenzeranno il futuro della città.
Dimissioni inaspettate e conflitti in aula
Nella mattinata di oggi, dopo una seduta del consiglio comunale, i membri hanno presentato le loro dimissioni al segretario generale, Giovanna Di Cristofaro. Questo atto di “dimissioni di massa” è avvenuto al termine di un’assemblea durante la quale è stata discussa la ricognizione delle società partecipate. I consiglieri dimissionari avevano precedentemente tentato di far approvare un ordine del giorno che esortava il sindaco a dare le dimissioni, ma il primo cittadino ha respinto l’invito, non consentendo l’inserimento dell’oggetto all’ordine del giorno stabilito dall’ufficio di presidenza.
Questo episodio ha innescato un acceso dibattito all’interno dell’aula, culminato nella decisione di ben nove consiglieri di rassegnare le loro dimissioni. Tra i dimissionari figurano figure di spicco e appartenenti a diversi gruppi: Maurizio Proietti, Teresa Nannarone e Caterina Di Rienzo, che rappresentano i fuoriusciti dalla maggioranza, poi Luigi Santilli e Franco Di Rocco, associazioni civiche, seguiti da Salvatore Zavarella e Gianluca Petrella del gruppo Fare Sulmona. Infine Antonietta La Porta e Vittorio Masci hanno lasciato i loro incarichi, in rappresentanza di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Questo miscelamento di dissensi offre uno spaccato delle dinamiche politiche particolarmente fragili che caratterizzano l’attuale amministrazione.
Le conseguenze immediate delle dimissioni
A seguito di quanto accaduto, sono previsti passi ufficiali da parte del Prefetto Giancarlo Di Vincenzo. Egli ha l’incarico di sospendere il consiglio comunale e di nominare un Commissario straordinario per gestire la situazione fino a quando il Presidente della Repubblica non emanerà il decreto che avrà come conseguenza lo scioglimento formale dell’assise. Questa fase di transizione è cruciale per garantire la stabilità della governance locale e per preparare il terreno per nuove elezioni, che secondo le attese si terranno la prossima primavera.
Il commissario prefettizio avrà quindi il compito di gestire le funzioni dell’amministrazione comunale, prefigurando una stagione di provvedimenti e decisioni necessarie a mantenere la regolarità dei servizi e delle attività quotidiane della città. La nomina di un commissario porta con sé l’opportunità di una “reset” della situazione politica locale, potenzialmente in grado di rimettere in discussione le strategìe politiche e le priorità presenti nei tempi recenti.
Verso nuove elezioni e prospettive future
Con la crisi di Sulmona, l’attenzione si sposta ora verso il futuro della città e le modalità con cui si attiveranno le nuove elezioni. La primavera si profila come un momento decisivo, in cui i cittadini potranno scegliere una nuova guida che possa affrontare le sfide emergenti e contribuire a un miglioramento della situazione socio-economica. La campagna elettorale dovrà tener conto delle richieste dei cittadini, sottolineando la necessità di un dialogo costruttivo tra le varie forze politiche.
In un clima di rinnovamento, sarà fondamentale comprendere quali saranno i temi prioritari per il dibattito pubblico, incluse questioni come l’occupazione, lo sviluppo economico e la gestione dei servizi pubblici. Gli attori politici coinvolti avranno la responsabilità di formulare proposte concrete e delineare una visione chiara per il progresso di Sulmona. La partenza di una nuova amministrazione offre quindi non solo una possibilità di cambiamento, ma anche l’urgenza di costruire un ambiente di fiducia e collaborazione con i cittadini.
Ultimo aggiornamento il 30 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina