L’industria della carta per uso ufficio sta vivendo un momento critico. Il Gruppo Fedrigoni ha comunicato che, dei 173 dipendenti originariamente impiegati presso il sito di Giano, oggi solo 50 lavoratori sono attivi. Questo drammatico cambiamento è avvenuto dopo la decisione di chiudere lo stabilimento, avvenuta a fine 2024. Durante un’importante seduta plenaria, Marco Nespolo, Amministratore del Gruppo, ha illustrato l’attuale situazione occupazionale, puntando l’attenzione sulle strategie future per il 2025.
I dati sui lavoratori e la cassa integrazione
Nel corso della riunione, Nespolo ha sottolineato il numero dei lavoratori coinvolti dalla chiusura. Ha confermato che, su 173 dipendenti, attualmente sono solo 50 quelli beneficiari della cassa integrazione straordinaria, un sostegno temporaneo approvato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Questo strumento, sebbene rappresenti una boccata d’ossigeno per i lavoratori ancora in forze, evidenza le difficoltà economiche e occupazionali a cui il Gruppo si trova di fronte. Quasi tutti gli ex dipendenti sono stati ricollocati, con un’ottima notizia per il territorio marchigiano: la maggior parte ha trovato impiego all’interno della regione, mentre nove lavoratori hanno accettato trasferimenti verso gli stabilimenti del Nord Italia, ricoprendo anche ruoli di responsabilità .
Pianificazione e supporto ai lavoratori
Con l’obiettivo di sostenere gli ex dipendenti in questo difficile processo di transizione, Nespolo ha raccontato i passi che il Gruppo sta intraprendendo in collaborazione con la Regione Marche e le organizzazioni sindacali. Si sta lavorando attivamente per attivare il fondo regionale Assist, che si occupa di offrire percorsi formativi a coloro che necessitano di riqualificazione professionale. Questo fondo, previsto dall’intesa firmata al Ministero, rappresenta un’importante opportunità per i lavoratori che cercano di reinserirsi nel mercato del lavoro, adattandosi alle nuove esigenze professionali.
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Nuove sfide per il futuro
Nonostante le difficoltà , il Gruppo Fedrigoni si impegna a guardare avanti, impostando nuove linee di sviluppo per il 2025. Nelle prossime settimane, si prevede di delineare ulteriormente le strategie che guideranno l’azienda verso un futuro sostenibile e produttivo. La crisi occupazionale è una sfida significativa, ma l’attenzione verso la formazione e la riqualificazione offre una speranza concreta per tutti coloro che si trovano a riorientare il proprio percorso lavorativo.
In questo contesto, il coinvolgimento delle istituzioni e delle associazioni sindacali appare cruciale per garantire un’efficace risposta alle esigenze dei lavoratori. La situazione del Gruppo Fedrigoni è un esempio di come l’industria possa affrontare momenti di crisi attraverso il dialogo e la collaborazione, cercando di minimizzare l’impatto sociale e economico della dismissione di un sito produttivo.