Crisi nel servizio di facchinaggio alla asl Lanciano Vasto Chieti, lavoratori a rischio dopo tagli annunciati

Crisi nel servizio di facchinaggio alla asl Lanciano Vasto Chieti, lavoratori a rischio dopo tagli annunciati

La asl Lanciano Vasto Chieti propone tagli ai servizi di facchinaggio affidati ad Auriga e Dussmann, suscitando preoccupazioni di Filcams per il lavoro dei dipendenti e la qualità delle prestazioni ospedaliere.
Crisi Nel Servizio Di Facchina Crisi Nel Servizio Di Facchina
La ASL Lanciano Vasto Chieti sta valutando una riduzione dei servizi di facchinaggio, suscitando preoccupazioni sindacali per il rischio di perdita di posti di lavoro e peggioramento della qualità dei servizi ospedalieri. - Gaeta.it

La situazione di chi lavora nel servizio di facchinaggio per la asl Lanciano Vasto Chieti si è fatta critica nelle ultime settimane. Le aziende Auriga e Dussmann, incaricate dell’appalto, si trovano a dover affrontare una possibile riduzione drastica dei servizi, decisa dall’azienda sanitaria. Il confronto tra le parti coinvolte, convocato per il 15 luglio su iniziativa della asl, prosegue all’interno di una procedura di raffreddamento aperta in prefettura a maggio. Il rischio è che questo taglio metta a rischio non solo il lavoro dei dipendenti ma anche la qualità dei servizi nelle strutture ospedaliere della provincia.

Le tensioni nel rapporto tra asl e i lavoratori del servizio facchinaggio

Il nodo centrale riguarda la proposta della asl di ridurre in modo significativo il servizio già a partire dal 21 luglio. Questa decisione è stata anticipata con una lettera inviata alla Filcams, il sindacato che rappresenta i lavoratori, e alle aziende incaricate dell’appalto. L’opposizione al taglio arriva dall’organizzazione sindacale, che ha già espresso la necessità di rivedere le proposte elaborate dai dirigenti della asl provinciale.

Il ruolo fondamentale dei lavoratori secondo la filcams

Nel corso dell’incontro del 25 giugno, i rappresentanti della Filcams hanno ribadito quanto sia importante il contributo dei lavoratori che operano nei vari reparti: dai magazzini farmaceutici a quelli economali, passando per il trasporto delle provette. Questi dipendenti sono impegnati da anni, e il loro ruolo si riflette direttamente sul funzionamento quotidiano di molti servizi ospedalieri. Intervenire ancora una volta con tagli in questa area rischierebbe di compromettere l’operatività e la qualità delle prestazioni offerte ai pazienti.

Le ripercussioni dei tagli sul lavoro e sulla qualità dei servizi sanitari

Dal 2024 il settore ha già subito riduzioni significative, in seguito al dissesto finanziario che ha gravato sulle strutture sanitarie regionali. La asl si trova oggi a dover fare conti con bilanci difficili, ma la riduzione del servizio rischia di avere conseguenze sociali ed operative ben più estese. La qualità del facchinaggio influisce sulla gestione dei magazzini ospedalieri e sul trasporto di materiali delicati come le provette, elementi fondamentali per garantire il corretto svolgimento delle attività sanitarie.

La Filcams sottolinea che un taglio del personale non si limita a ridurre i costi, ma mette a rischio la salute dei cittadini e la funzionalità degli ospedali del territorio. Le lavoratrici e i lavoratori coinvolti lavorano da oltre vent’anni per la asl e hanno contribuito in modo concreto al servizio pubblico locale. Eliminare una parte di questi lavoratori comporterebbe anche un disservizio palpabile per gli utenti.

Conseguenze sociali ed operative sul territorio

Incertezza sul futuro oltre la scadenza dell’appalto consip

Un ulteriore punto critico riguarda la mancanza di chiarezza sul futuro del personale e del servizio dopo il 30 settembre 2025, data di scadenza della proroga dell’appalto Consip. Nonostante le discussioni in corso, non sono arrivati segnali chiari da parte della asl su come sarà gestita la situazione successivamente a questa scadenza.

Dal punto di vista dei lavoratori e della Filcams il rischio di precarietà si aggiunge a quello dei tagli attuali. Senza un progetto definito e trasparente sull’organizzazione del servizio, cresce l’incertezza sulle condizioni di lavoro e sulla continuità delle attività. La richiesta è che venga garantito un percorso che tuteli non solo l’occupazione ma anche la qualità dei servizi offerti alla popolazione di Lanciano, Vasto e Chieti.

La segretaria generale Filcams, Daniela Primiterra, ha ribadito la determinazione nel difendere la dignità dei lavoratori coinvolti, annunciando la presenza del sindacato nella prossima convocazione con la asl. L’obiettivo resta quello di ottenere un confronto reale e soluzioni che salvaguardino sia i posti di lavoro che le condizioni di erogazione dei servizi ospedalieri.

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