Crisi estiva a Cerveteri: commercianti denunciano mancata programmazione e bassi incassi

Crisi estiva a Cerveteri: commercianti denunciano mancata programmazione e bassi incassi

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Crisi estiva a Cerveteri: commercianti denunciano mancata programmazione e bassi incassi - Gaeta.it

Nel cuore del litorale laziale, la cittadina di Cerveteri sta affrontando una stagione estiva difficile, che ha messo a dura prova non solo i commercianti ma anche l’intero tessuto economico. Secondo dati recenti, il calo dei consumi sul litorale ha toccato punte allarmanti, con le attività commerciali che segnalano un abbattimento degli incassi fino al 60%. Questo fenomeno ha portato a un’analisi approfondita delle problematiche locali e delle cause che hanno contribuito a questa situazione critica.

La stagione estiva e il calo delle presenze

Dati preoccupanti dalla comunità imprenditoriale

Le testimonianze dei commercianti di Cerveteri non lasciano spazio a fraintendimenti: l’estate appena trascorsa è stata segnata da difficoltà significative. In particolare, Sabrina Vannoli, titolare dello stabilimento Ezio alla Torretta, ha esplicitato un decremento delle presenze pari al 30%, un trend negativo che ha interessato anche i fine settimana. La Vannoli ha evocato una “vita notturna assente” e ha descritto un lungomare sempre più deserto durante le serate. Queste osservazioni sono state ampliate da Celso Caferri, presidente dell’Associazione Nautica Campo di Mare, che ha confermato l’assenza di eventi stimolanti a favore del turismo e delle economie locali.

Mancanza di eventi e iniziative

Se, nei periodi passati, il lungomare dei Navigatori Etruschi era animato da eventi e festeggiamenti, quest’estate la situazione è mutata drasticamente. Un’ulteriore testimonianza viene da Marco Ripani, gestore del ristorante LaGrotta, il quale ha registrato una diminuzione del 20% nel fatturato, soprattutto per la mancanza di eventi significativi. I residenti, pur apprezzando il ristabilimento di una certa tranquillità, si sono trovati a constatare una scarsità di iniziative culturali e di intrattenimento, che avrebbero potuto attirare visitatori.

La situazione nel centro storico e nelle campagne

Impatto sulle strutture ricettive

Il calo non si è limitato alle sole attività del lungomare, ma ha interessato anche le strutture ricettive e il centro storico. Venendo a sapere da alcune fonti, è emerso che gli hotel e i B&B hanno registrato una flessione significativa nei flussi di turismo, compresi quelli internazionali. Questa contrazione ha colpito in modo diretto le attività commerciali del centro, che tradizionalmente beneficia di un’affluenza costante durante la stagione estiva, segnalando problematiche analoghe a quelle vissute in altri settori.

Un cambiamento generalizzato

Le osservazioni di Paolo Lancianese, proprietario dell’attività storica Jolly, riflettono la generale mancanza di programmazione da parte dell’amministrazione locale. Lancianese ha sottolineato che mentre il mese di giugno ha visto una risposta positiva grazie a collaborazioni con scuole e associazioni, a luglio si è registrato un crollo della clientela, in parte dovuto alla scarsità di eventi organizzati. La frustrazione si fa evidente tra gli esercenti e la richiesta di un impegno serio e tempestivo da parte degli organi competenti è diventata insistente.

Eventi limitati e aspettative non soddisfatte

La Sagra e la sua influenza

Tra i pochi eventi organizzati, la Sagra ha suscitato aspettative contrastanti. Mentre il giovedì e venerdì sono andati oltre le attese, il fine settimana ha deluso, segnando un andamento irregolare. Bruna del Cavallino Matto ha confermato che l’assenza di turisti e l’aridità di eventi significativi ha condizionato negativamente l’afflusso di persone. Piazza Risorgimento, un tempo viva e palcoscenico di incontri e manifestazioni, è sembrata spenta, richiedendo una riflessione urgente sulla necessità di diversificare e potenziare l’offerta culturale e ricreativa.

Limiti di capienza e necessità di nuove idee

La scelta della location per gli eventi ha anche mostrato dei limiti, giacché Piazza Santa Maria, sebbene suggestiva, ha un’impostazione che ne limita l’afflusso. Inoltre, l’assenza di iniziative come l’Etruria Eco Festival, noto per garantire settimane di intrattenimento, ha accentuato la mancanza di attrazioni sul territorio. Sebbene quattordici di programmazione e promozione siano state purtroppo insufficienti, le testimonianze indicano la volontà di riprendere un cammino di ristrutturazione e rinascita economica.

La resilienza delle attività locali

Differenziali di affluenza e strategie

In un contesto intricato e in parte sfavorevole, ci sono alcune attività che, pur nella tempesta, sembrano mantenere una certa stabilità. Claudio Donati del Cafè D’Europe ha testimoniato una resistenza encomiabile, non percependo cali significativi nei flussi. Questo potrebbe rappresentare un segnale positivo di come alcune attività siano in grado di adattarsi e resistere anche in condizioni avverse.

La necessità di un cambio di passo

Cerveteri appare quindi necessitante di un cambio di passo, non solo nel settore pubblico, ma anche nell’atteggiamento dei privati che si uniscono per creare un’offerta culturale stimolante. La via per ripristinare l’attrattività della città etrusca è impegnativa, ma la volontà di affrontare queste sfide, con una programmazione a lungo termine e una strategia condivisa, rappresenta l’unico rimedio efficiente per dare nuova vita non solo a Cerveteri, ma a tutto il comprensorio.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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