Una nuova indagine dell’istituto di ricerca Eumetra, commissionata da Omeoimprese, rivela dati interessanti sui medicinali omeopatici in Italia. Con oltre la metà della popolazione adulta consapevole di questo tipo di rimedi, le statistiche indicano un crescente uso e una fiducia sempre più consolidata nell’omeopatia. Questo articolo esplora i dettagli dell’indagine “Scenario e consumatori di medicinali omeopatici 2025”, i risultati più significativi e le considerazioni sul futuro del settore.
L’uso e la consapevolezza dell’omeopatia in Italia
L’indagine di Eumetra mette in luce come il 98% della popolazione adulta italiana abbia familiarità con i medicinali omeopatici, con due terzi degli intervistati che li hanno acquistati almeno una volta. Utilizzati recentemente da quasi 18,5 milioni di persone, il 37% della popolazione ha dimostrato una preferenza crescente verso queste terapie, a testimonianza di un’ampia penetrazione dell’omeopatia nel panorama sanitario italiano. La fiducia nei rimedi omeopatici sta aumentando, e ciò è evidenziato dai numeri in crescita rispetto agli anni precedenti.
Per comprendere meglio le percezioni degli italiani riguardo all’omeopatia, l’indagine ha coinvolto oltre 1.400 adulti, concentrandosi anche su quattro regioni specifiche: Lombardia, Veneto, Toscana e Campania. Questo sovracampionamento ha permesso di analizzare in maniera dettagliata diversi atteggiamenti verso l’omeopatia a livello locale, rappresentando così una panoramica eloquente sulle scelte terapeutiche adottate in tutta Italia.
Percezioni positive e motivazioni all’uso dei rimedi omeopatici
Il rapporto di Eumetra segnala una valutazione prevalentemente positiva dei medicinali omeopatici. Tra i principali motivi che spingono gli italiani verso l’omeopatia, emerge che il 54% degli intervistati li considera prodotti naturali, il 42% li ritiene privi di effetti collaterali e il 33% li associa a un potenziamento del sistema immunitario. Le caratteristiche di naturalità e sicurezza, unite all’assenza di effetti collaterali, risultano fondamentali nel consolidare la loro popolarità.
Questa crescente fiducia non è casuale. La consulenza da parte di professionisti del settore, come medici e farmacisti, gioca un ruolo chiave. Riconoscendo l’opportunità terapeutica dei medicinali omeopatici, molti professionisti li consigliano attivamente, facendo crescere l’interesse da parte delle famiglie. Altri contesti in cui gli italiani ricorrono all’omeopatia includono sintomi influenzali, insonnia, stress e problemi digestivi, dimostrando la diversità dei punti di applicazione.
Informazione e necessità di maggior consapevolezza
Tra le scoperte più interessanti vi è il desiderio di informazione da parte degli utenti. Il 31% degli italiani intervistati ha espresso la necessità di avere maggiori dettagli sui medicinali omeopatici. Questa percentuale aumenta al 49% tra coloro che hanno utilizzato rimedi omeopatici negli ultimi sei mesi, evidenziando un vuoto informativo significativo.
Il medico di base è ritenuto la figura più indicata a fornire queste informazioni, seguito dai medici esperti in omeopatia e dai farmacisti. Nonostante questa domanda di informazione, le indicazioni terapeutiche scarseggiano spesso nei foglietti illustrativi dei medicinali omeopatici, rendendo difficile per i consumatori comprendere come e quando utilizzarli adeguatamente. La presidente di Omeoimprese, Silvia Nencioni, ha sottolineato tale necessità e ha confermato l’intenzione del settore di lavorare a stretto contatto con le istituzioni per colmare questa lacuna.
Profilo demografico e comportamento di acquisto
L’indagine offre anche un’interessante analisi demografica degli utenti di medicinali omeopatici. La maggior parte degli acquirenti appartiene alla fascia di età tra i 35 e i 55 anni, con un’alta concentrazione nel Nord-Est e nel Centro Italia, in particolare in Toscana. I consumatori sono principalmente donne e tendono a includere anche i figli nelle loro scelte di salute.
Nonostante l’avvento della digitalizzazione, il 92% degli utenti continua a preferire l’acquisto nei negozi fisici, valorizzando il contatto diretto con i farmacisti. Tuttavia, il mercato online sta crescendo: il 21% degli utilizzatori ha provato ad acquistare almeno una volta su Internet. È interessante notare che solo il 6% si affida esclusivamente all’online. Questo suggerisce che, per molti, la fiducia nelle informazioni fornite di persona resta un elemento fondamentale.
Potenziale futuro del settore omeopatico
Un dato che colpisce è la disponibilità al cambiamento di coloro che non hanno mai acquistato medicinali omeopatici: il 35% di questi si dichiara favorevole alla loro assunzione. Questo segnala un ampio potenziale di espansione nel mercato omeopatico. La presidente Nencioni ha osservato con ottimismo che l’interesse crescente per l’omeopatia può portare a margini di sviluppo significativi nel settore.
Il futuro dell’omeopatia in Italia sembra promettente, a patto che continuino gli sforzi per migliorare l’informazione e la formazione sia per i professionisti della salute che per i potenziali utilizzatori. La consapevolezza e la fiducia sono cruciali per sostenere una crescita duratura, mentre l’educazione sulla terapia omeopatica può giocare un ruolo centrale nel futuro del benessere sanitario del Paese.