Cortina d'Ampezzo cerca di registrare il titolo di 'Cortina regina delle Dolomiti'

Cortina d’Ampezzo cerca di registrare il titolo di ‘Cortina regina delle Dolomiti’

Cortina d’Ampezzo investe 4.500 euro per rinnovare storici marchi e proteggere la propria identità turistica, affrontando la concorrenza di Rocca Pietore e Pieve di Livinallongo.
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Cortina d'Ampezzo cerca di registrare il titolo di 'Cortina regina delle Dolomiti' - Gaeta.it

Cortina d’Ampezzo sta cercando di tutelare il suo marchio con una strategia ben precisa. Il Comune ha deciso di investire 4.500 euro per rinnovare alcuni storici marchi, tra cui ‘Scoiattoli‘ e ‘Cortina‘, che si avviano verso la scadenza nel luglio 2025. Questa iniziativa si inserisce in un contesto di concorrenza con i comuni di Rocca Pietore e Pieve di Livinallongo, che avevano manifestato l’intenzione di appropriarsi del titolo ‘Cortina regina delle Dolomiti‘.

L’investimento del Comune di Cortina

Con l’intento di rinforzare il suo brand, il Comune di Cortina ha affidato alla società Bugnoni di Milano il compito di rinnovare i marchi in scadenza. Si tratta di una spesa calcolata, mirata a preservare l’identità e il prestigio del nome Cortina. Non solo la rinascita dei marchi storici, ma anche un’attenzione particolare all’immagine del territorio. La decisione di non limitarsi alla registrazione del nome ‘Cortina regina delle Dolomiti‘ è indicativa della volontà del comune ampezzano di guardare oltre e puntare su altri appellativi, come ‘Marmolada‘, che è stata proposta nel settembre 2023 all’Ufficio italiano brevetti e marchi, ma che non ha ancora ricevuto risposta.

Il rinnovo dei marchi non è solo una questione burocratica, ma rappresenta un passo strategico per garantire che l’identità e il richiamo turistico dell’area rimangano saldamente legati a Cortina. Nonostante le iniziative parallele degli altri comuni, Cortina cerca di mantenere il primato e l’esclusività dei propri brand, essenziali per la promozione turistica e commerciale della località.

La competizione tra comuni

La competizione per il titolo ‘Cortina regina delle Dolomiti‘ è emersa quando i comuni circostanti, in particolare Rocca Pietore e Pieve di Livinallongo, hanno espresso l’intenzione di utilizzare questo appellativo. Questa situazione ha innescato una corsa tra le amministrazioni locali, ciascuna delle quali desidera associarsi a una delle destinazioni montane più celebri d’Italia. Il contrasto tra Cortina e queste località diventa sempre più acceso in un panorama dove l’immagine territoriale gioca un ruolo cruciale nella fatturazione economica legata al turismo.

Cortina ha storicamente ricoperto un ruolo di primo piano nel settore turistico delle Dolomiti, vantando una reputazione consolidata come meta per sport invernali, eventi culturali e una vivace vita sociale. Al contrario, Rocca Pietore e Pieve di Livinallongo sono meno note, e il tentativo di appropriarsi di un titolo altisonante potrebbe rappresentare un modo per aumentare la propria visibilità e attrattività turistica.

Malgrado queste aspirazioni, le manovre di Cortina per tutelare la propria identità sembrano destinate a mantenere vivo l’interesse su di essa. La registrazione dei marchi e l’impegno nel promuovere l’immagine delle Dolomiti è una mossa attentamente studiata per evitare che altre località ne appropri l’immagine.

La situazione attuale e le prospettive

Attualmente, la situazione è in continua evoluzione. Con la proposta di ‘Marmolada‘ bloccata, Cortina si trova a dover affrontare diversi scenari. Le amministrazioni locali stanno intraprendendo azioni legali e burocratiche, ma le decisioni finali sui marchi potrebbero richiedere tempo.

La registrazione del titolo di ‘Cortina regina delle Dolomiti‘ è quindi una questione urgente per Cortina, nella speranza di consolidare ancor di più la sua posizione di leader nel turismo di montagna e nelle attività sociali collegate. La storia recente ha mostrato come piccole località possano rapidamente guadagnare notorietà, quindi il mantenimento di un marchio forte è essenziale. Nel mentre, la battaglia dei marchi tra le varie località continua, rendendo il futuro incerto ma stimolante per i turisti e per gli operatori del settore.

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