Cortina D’Ampezzo, nota come la regina delle Dolomiti, si arricchisce di un nuovo progetto culturale che promuove la letteratura attraverso luoghi iconici della città. ‘Accadde a Cortina’, il museo ‘open air’ inaugurato recentemente, mette in risalto i legami tra la località montana e i grandi letterati che l’hanno visitata o l’hanno rappresentata nelle loro opere. L’iniziativa, ideata da Francesco Chiamulera, si inserisce nel contesto del festival ‘Una montagna di libri’, creando un legame profondo tra letteratura e paesaggio.
L’idea alla base del progetto
La presentazione del museo ‘Accadde a Cortina’ si è svolta a Venezia in una conferenza stampa condotta dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. L’idea di Chiamulera nasce dalla volontà di mettere in evidenza il patrimonio letterario della zona, con particolare riferimento a scrittori di fama internazionale come Ernest Hemingway, Fernanda Pivano, Alberto Moravia e Vladimir Nabokov. Attraverso cartelli informativi in acciaio corten, i visitatori possono scoprire i luoghi legati a questi autori e ai loro soggiorni a Cortina. Chiamulera ha spiegato come, sebbene ci siano molte conoscenze sparse su questi scrittori, l’obiettivo è stato quello di unire e rendere accessibili queste memorie, fondendo narrativa e mondanità.
Il finanziamento e la realizzazione del progetto
Il progetto è finanziato equamente, con metà delle spese coperte dalla Regione Veneto e l’altra metà dall’amministrazione comunale di Cortina. Questo sostegno congiunto sottolinea l’importanza culturale dell’iniziativa e il desiderio di promuovere la località come meta non solo turistica ma anche culturale. La presenza di 18 cartelli è prevista in diverse aree strategiche della città, rendendo l’arte e la letteratura parte integrante del percorso di esplorazione turistica.
La scelta dei luoghi è strategica: sei cartelli sono ubicati nel centro cittadino, lungo corso e via pedonale, mentre gli altri sono collocati in punti emblematici come lo Stadio Olimpico del Ghiaccio, le piste, i sentieri e le sponde dei laghi. Attualmente, tredici dei diciotto cartelli sono già stati installati e i rimanenti cinque saranno posizionati al termine del disgelo, assicurando una completa integrazione con l’ambiente montano.
L’importanza culturale di ‘Accadde a Cortina’
Durante la presentazione, Zaia ha evidenziato il valore dell’iniziativa, sostenendo come essa rappresenti un passo significativo nel panorama culturale veneto. ‘Accadde a Cortina’ non solo valorizza la storia letteraria della città, ma crea anche un’opportunità di educazione e scoperta per i visitatori, spingendoli a immergersi nella cultura locale attraverso il racconto di storie e aneddoti legati a grandi autori.
Questo progetto si aggiunge altresì a una serie di eventi mirati a rafforzare l’appeal culturale di Cortina D’Ampezzo, che mira non solo a attrarre turisti per la bellezza paesaggistica, ma anche per la ricchezza delle sue tradizioni e dei suoi legami con la letteratura. Con ‘Accadde a Cortina’, la città si propone come palcoscenico per la narrazione e l’arte, invitando tutti, residenti e turisti, a riscoprire la propria storia attraverso i testi e le opere di chi ha trovato ispirazione tra le sue montagne.