Il Convegno Nazionale dedicato all’arte e alla musica nell’epoca dell’intelligenza artificiale si è tenuto il 21 marzo presso il Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala” di Benevento. Questo evento ha rappresentato un’importante opportunità di confronto tra esperti nazionali e internazionali, concentrandosi in particolare sul settore AFAM . La giornata è stata caratterizzata da due sessioni di dibattito, studiate per affrontare questioni cruciali legate all’impatto dell’intelligenza artificiale sulle pratiche artistiche e musicali.
Il programma del convegno e i relatori
La manifestazione, iniziata alle 9:30 e andata avanti fino alle 18:00, ha presentato una ricca programmazione di interventi. La prima sessione è stata aperta e moderata dal giornalista Alessandro Barbano, che ha accolto una serie di relatori specializzati in filosofia, tecnologia e diritto. Sono intervenuti, tra gli altri, Sebastiano Maffettone dell’Università LUISS Guido Carli, Elisa Giomi di AGCOM, e Federica Tremolada, Manager di Spotify in Europa. Carmelo Fontana di Google e Riccardo Manzotti dell’Università IULM di Milano hanno portato contributi significativi, mentre Paolo Gallina dell’Università di Trieste ha affrontato le interazioni uomo-macchina in ambito artistico.
Nel pomeriggio, un secondo panel è stato guidato dal giornalista Alfonso Ruffo, il quale ha ospitato altri esperti, tra cui Pierpaolo Forte e Edoardo Raffiotta, entrambi professori universitari con competenze in diritto amministrativo e costituzionale. Anche la presenza di figure di spicco come Jacopo Ettorre, giurista e compositore, ha arricchito il dibattito. Questo secondo blocco ha posto l’accento sulle questioni legali legate all’uso dell’intelligenza artificiale nel campo della musica e delle arti visive, creando un panorama diversificato di opinioni e competenze.
I temi centrali del dibattito
Uno dei principali argomenti discussi riguarda le implicazioni giuridiche e tecnologiche dell’intelligenza artificiale nel settore artistico-musicale. Alberto Barachini, sottosegretario con delega all’Informazione e all’editoria, ha concluso il programma con un intervento che ha cercato di chiarire i punti più controversi. È emerso un consenso sul fatto che l’IA non solo sta rivoluzionando la creatività , ma porta anche alla luce questioni irrisolte, come la tutela dei diritti d’autore e le modalità di fruizione delle opere artistiche.
Le istituzioni locali, rappresentate dal sindaco Clemente Mastella e dal prefetto Raffaela Moscarella, hanno sostenuto l’importanza di tali discussioni nel contesto della cultura contemporanea. La necessità di definire nuove regole e prassi per adattarsi ai cambiamenti introdotti dall’intelligenza artificiale è stata sottolineata da tutti i partecipanti.
L’importanza dell’alta formazione artistica e musicale
Il settore AFAM è stato un focus centrale della giornata. Si è messo in evidenza come la formazione per gli artisti e i musicisti delle nuove generazioni debba tener conto delle sfide e delle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale. Caterina Meglio, presidente del Conservatorio, ha espresso orgoglio per aver avviato una collaborazione con l’Università di Parma, affermando come questo convegno ponga il Conservatorio di Benevento al centro della ricerca nel campo dell’arte e della musica.
Il Direttore Giuseppe Ilario ha aggiunto che il conservatorio si distingue per il suo impegno nella sperimentazione, cercando di esplorare un dialogo tra tradizione e innovazione. Le potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale nel mondo della musica e delle arti sono state al centro delle riflessioni, sottolineando la necessità di integrare queste esperienze nei percorsi formativi degli studenti per mantenere vivo il valore dell’espressione umana.
L’evento ha offerto uno spunto di riflessione fondamentale su come le nuove tecnologie possano coesistere con la creatività , portando a un’evoluzione del panorama culturale contemporaneo.