A Venezia, il Carnevale è stato teatro di fitte attività di controllo per contrastare l’abusivismo nel settore ricettivo. La Guardia di Finanza e la Polizia Locale hanno intrapreso un’operazione che ha portato alla luce diverse irregolarità legate al nuovo Codice Identificativo Nazionale richiesto per le strutture ricettive. Entrato in vigore all’inizio dell’anno, il CIN deve essere esibito da tutte le strutture attive nel mercato turistico. Questa iniziativa rappresenta un passo significativo per garantire regolarità e trasparenza nel settore, durante uno dei momenti più affollati e sotto i riflettori del turismo veneziano.
Dettagli sui controlli effettuati
I controlli condotti dalle forze dell’ordine hanno interessato 90 strutture ricettive a Venezia. Durante questa operazione, è emerso che ben 17 di queste non hanno mai ottenuto il CIN dal Ministero del Turismo, documento obbligatorio per operare, indipendentemente dal tipo di offerta – sia che si tratti di affitti turistici che di hotel. A ciascuno dei gestori di queste strutture è stata inflitta una multa di 1.600 euro, un chiaro segnale della volontà delle autorità di regolarizzare il settore e ridurre il numero di attività che operano al di fuori delle normative.
Scoperta di attività alberghiere abusive
Un altro aspetto rilevante emerso dai controlli è stato il rinvenimento di cinque società che, seppur senza la necessaria autorizzazione, gestivano attività simili a quelle di un hotel. Queste società proponevano servizi che normalmente ci si aspetta da un’azienda alberghiera, come colazioni a buffet, servizio di portineria, e pulizia delle camere, ma operavano senza rispettare i requisiti legali stabiliti dalla normativa vigente. Ciò ha portato non solo a sanzioni pecuniarie, ma anche a provvedimenti comunali che hanno ordinato la cessazione immediata delle attività.
Impatti sul turismo veneziano
Le azioni intraprese nell’ambito dei controlli mirano a tutelare il mercato turistico veneziano. L’obiettivo principale è quello di favorire la competizione leale, espellendo dal mercato chi non rispetta le regole e garantendo al contempo un servizio di qualità per i turisti. Questo approccio non solo protegge i consumatori, ma anche salvaguarda l’immagine della città e del suo patrimonio culturale, sempre più minacciati da pratiche commerciali scorrette. Con il Carnevale che attira un gran numero di visitatori, il monitoraggio intensificato delle strutture ricettive diventa cruciale per mantenere elevati standard di servizio e sicurezza per chi decide di visitare Venezia.
L’attenzione delle forze dell’ordine ha l’obiettivo di garantire la legalità nel settore, un passo necessario per un futuro turistico migliore per Venezia e i suoi abitanti.