Negli ultimi giorni la provincia di Latina ha visto un’intensa attività di controllo nel settore agricolo, con verifiche a tappeto per individuare lavoro non regolare. Queste ispezioni coinvolgono da vicino le aziende locali, con l’obiettivo di garantire il rispetto delle norme sul lavoro e sull’immigrazione. Le operazioni hanno toccato in particolare una realtà a Sperlonga, dove è emerso un caso di irregolarità che ha subito attirato l’attenzione delle autorità.
L’intervento congiunto tra ispettori e forze dell’ordine a sperlonga
Il controllo è stato eseguito da una squadra mista, formata da ispettori del lavoro specializzati e agenti delle forze dell’ordine, proprio per assicurare un’azione efficace e mirata. L’obiettivo era verificare la regolarità delle assunzioni nel settore agricolo, zona tradizionalmente esposta a fenomeni di sfruttamento e irregolarità. L’ispezione ha riguardato in modo specifico un’azienda orticola, gestita da un uomo di mezza età residente in zona.
All’arrivo degli ispettori è stato trovato un solo lavoratore, un uomo straniero quarantenne. L’attenzione si è subito concentrata sulle sue condizioni e la sua posizione amministrativa sul territorio nazionale. Le verifiche hanno svelato che la sua presenza in Italia non era documentata secondo le norme in vigore. Di qui è scattata la procedura prevista: denuncia per soggiorno irregolare e segnalazione agli uffici competenti per l’immigrazione, che hanno emesso un ordine di espulsione.
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Condizioni di vita precarie e implicazioni giudiziarie
L’attività investigativa non si è fermata all’ispezione in azienda. Pochi giorni dopo, a seguito di ulteriori accertamenti, è emerso un quadro più ampio legato alle condizioni in cui viveva il lavoratore individuato. L’uomo abitava in una sistemazione improvvisata, una struttura di fortuna realizzata su un terreno privato nelle vicinanze. Quel terreno era stato concesso a lui da un anziano residente locale in cambio di un compenso.
Questa situazione ha fatto emergere un secondo aspetto delicato, con l’anziano segnalato all’autorità giudiziaria per aver favorito la permanenza irregolare dello straniero. La pratica di concedere spazi non autorizzati per l’alloggio di persone senza permesso è oggetto di attenzione delle indagini, soprattutto perché si collega a fenomeni di sfruttamento e irregolarità che gravano su molte zone agricole.
Responsabilità e sanzioni per il titolare dell’azienda
Parallelamente agli sviluppi sulle irregolarità legate al soggiorno, il titolare dell’azienda è stato messo sotto accusa per aver impiegato lavoro nero. L’ispezione ha evidenziato come il lavoratore presente fosse assunto senza regolare contratto, una pratica vietata e sanzionata dalla legge. Oltre alla multa pecuniaria, l’uomo dovrà rispondere anche per le lacune nelle misure di sicurezza sul lavoro e nella formazione del personale.
L’attenzione degli ispettori si è concentrata anche su queste mancanze organizzative, che rappresentano un rischio per i lavoratori e una violazione diretta delle norme nazionali in materia di salute e sicurezza. Il caso di Sperlonga riflette così una problematica diffusa nel settore agricolo, dove spesso manca controllo e maggiore tutela per i dipendenti, specie quelli più vulnerabili.
Prosecuzione delle indagini
Le indagini proseguiranno per accertare eventuali altre responsabilità o situazioni simili all’interno dell’azienda o nella zona. Nel frattempo, il caso ha acceso un faro su una pratica ancora presente e richiede attenzione per evitare che queste violazioni si ripetano in futuro.