La situazione degli edifici che ospitano la questura di Pesaro è al centro di una forte denuncia da parte del sindacato italiano lavoratori della polizia Cgil. Il segretario provinciale Pierpaolo Frega ha descritto un quadro di grave degrado, accompagnato da fotografie, invitando il ministro dell’Interno e le autorità locali a intervenire con urgenza. Il problema coinvolge sia la sicurezza dei lavoratori sia quella dei cittadini, con evidenti rischi strutturali e disagi che richiedono una risposta tempestiva.
Stato degli edifici della questura di Pesaro e rischi per la sicurezza
Secondo la denuncia del Silp Cgil, i due fabbricati che ospitano la questura versano in condizioni che si possono definire critiche. Sono stati segnalati problemi evidenti come infiltrazioni di acqua, crolli di controsoffitti e travi pericolanti. Una particolare emergenza si è manifestata dopo l’ultimo sisma che ha colpito la zona: una trave portante è stata puntellata temporaneamente, senza alcun intervento strutturale definitivo successivo. Da allora, quindi, il personale convive quotidianamente con impalcature che sostengono parti instabili degli edifici, creando un ambiente di lavoro pericoloso.
Ulteriori criticità strutturali
Le criticità non riguardano solo la sicurezza statica, ma anche le condizioni generali degli spazi destinati al personale. Alcune aree sono state dichiarate inagibili. L’edificio principale presenta vetri rotti, bagni fuori uso e intonaci che si staccano, elementi che indicano un equilibrio complessivo molto fragile e non più accettabile per ambienti di lavoro pubblici. Questo degrado mette a rischio non solo chi lavora all’interno, ma anche i cittadini che vi accedono per ragioni di sicurezza o amministrative.
Leggi anche:
Disagi per il personale e tensioni con il quartiere di via Flacco
Le condizioni precarie hanno un impatto diretto sulla qualità del lavoro del personale della questura. Il degrado degli spazi interni si somma alle difficoltà esterne segnalate dagli abitanti del quartiere via Flacco. Secondo quanto riportato dal sindacato, in strada si formano code di migranti senza servizi igienici né condizioni di accoglienza dignitose. Questo crea disordine e tensione con la popolazione residente. I disagi sotto i portici e negli spazi adiacenti agli edifici alimentano un clima critico in un’area già provata dalle tante emergenze sociali.
Relazioni con le istituzioni locali
Il sindacato ha più volte chiesto un incontro con il prefetto per affrontare queste problematiche, sottolineando che la situazione va oltre le questioni logistiche. Salute, sicurezza, dignità del personale e rispetto dei cittadini sono messi in discussione dalla condizione degli edifici e dall’assenza di risposte concrete da parte delle istituzioni locali.
Proposta di soluzioni temporanee e critiche al trasferimento nella caserma Cialdini
Per uscire da questa situazione, il Silp Cgil ha formulato proposte concrete. Il sindacato chiede di individuare un’area per installare container temporanei, preferibilmente in zone di campagna. Questa soluzione potrebbe garantire spazi più sicuri e dignitosi rispetto alle strutture attuali, ormai degradate. L’idea è di spostare almeno temporaneamente alcune funzioni in strutture provvisorie in grado di assicurare condizioni migliori al personale e ai cittadini.
Opinioni sul trasferimento alla caserma Cialdini
La richiesta deve molto alla consapevolezza che gli interventi sugli edifici esistenti non possono aspettare oltre. Il sindacato ha criticato anche l’ipotesi di un trasferimento della questura alla caserma Cialdini, definendola impraticabile. Secondo Pierpaolo Frega, quest’opzione non risponde alle esigenze reali di spazio e sicurezza né alle necessità operative della polizia di Pesaro.
I problemi sollevati non sono solo strutturali ma anche sociali, con effetti sulla convivenza nel quartiere. Lo stato degli edifici è diventato una questione urgente per garantire condizioni di lavoro adeguate e sicurezza per tutta la comunità. Le autorità locali sono chiamate ora a prendere decisioni rapide e concrete per superare questa fase critica.