Condanna a 27 anni per anderson vasquez dipre per omicidio a udine durante capodanno 2024

Condanna a 27 anni per anderson vasquez dipre per omicidio a udine durante capodanno 2024

Il tribunale di Udine condanna Anderson Vasquez Dipre a 27 anni e 4 mesi per l’omicidio volontario di Ezechiele Mendoza Gutierrez avvenuto ai laghetti Alcione il 1° gennaio 2024, escludendo alcune aggravanti.
Condanna A 27 Anni Per Anderso Condanna A 27 Anni Per Anderso
Il tribunale di Udine ha condannato Anderson Vasquez Dipre a 27 anni e 4 mesi per l’omicidio di Ezechiele Mendoza Gutierrez, avvenuto il 1° gennaio 2024 durante una rissa. - Gaeta.it

Il tribunale di udine ha emesso la sentenza di condanna nei confronti di anderson vasquez dipre, dominicano di 35 anni, per la morte del connazionale ezechiele mendoza gutierrez, avvenuta la mattina del 1° gennaio 2024. Il giudice ha stabilito una pena detentiva complessiva di 27 anni e 4 mesi, escludendo alcune aggravanti richieste dall’accusa e accogliendo in parte la contestazione riguardo all’evasione dagli arresti domiciliari.

Dettagli dell’omicidio ai laghetti alcione di udine

La vicenda risale al primo gennaio 2024, quando ezechiele mendoza gutierrez, 31 anni, è stato colpito mortalmente con un oggetto affilato ricavato da un bicchiere rotto durante una rissa ai laghetti alcione, un’area ricreativa di udine. Le indagini hanno identificato come responsabile anderson vasquez dipre, presente sul posto nel momento dello scontro.

Ricostruzione dell’aggressione

Secondo la ricostruzione del pubblico ministero, la ferita inflitta al connazionale era grave e ha provocato un’emorragia fatale, causando la morte in poco tempo.

Il fatto ha destato preoccupazione nella comunità locale, dove si è atteso con attenzione il processo. Il giudice ha valutato le prove raccolte e le testimonianze, accertando la natura volontaria dell’aggressione. L’arma del delitto è stata riconosciuta nello stelo di un bicchiere tagliente, utilizzato dall’imputato per infliggere la ferita mortale.

Dinamiche del processo e posizione dell’accusa

Durante il dibattimento, il pubblico ministero ha richiesto l’ergastolo, motivando la richiesta con la mancanza di rimorso da parte dell’imputato e la confessione falsa fornita in fase di interrogatorio. L’accusa ha escluso attenuanti generiche, contestando la ricostruzione fornita da vasquez dipre e sostenendo la consapevolezza del gesto violento.

Richieste dell’accusa

La richiesta dell’ergastolo si basava anche sulla gravità del fatto e sulla condizione di evasione dall’obbligo di domicilio, che aggraverebbe ulteriormente la posizione dell’imputato.

Il processo ha evidenziato un clima teso, con l’accusa che ha messo in luce dettagli precisi, in contrasto con la versione dell’imputato, e testimonianze dirette raccolte nei giorni successivi all’evento.

Difesa e motivazioni della sentenza

I legali di anderson vasquez dipre hanno chiesto un’assoluzione per insufficienza di prove o, in alternativa, la minima pena per l’evasione dagli arresti domiciliari. A scendere nel dettaglio, hanno avanzato richieste di riformulazione dell’accusa principale in omicidio colposo o preterintenzionale.

Secondo la difesa, il gesto non avrebbe avuto l’intenzione di uccidere, ma si sarebbe trattato di un incidente in un contesto di scontro. Tale versione è stata però respinta dalla corte.

Decisione della corte

La corte d’assise di udine ha rigettato queste richieste, riconoscendo la gravità del reato e la responsabilità diretta di vasquez dipre. La pena è stata così suddivisa: 3 anni per l’evasione dagli arresti domiciliari e 24 per il delitto di omicidio.

Le aggravanti di futili motivi e minorata difesa sono state escluse dalla motivazione della sentenza, bilanciando la condanna complessiva.

Implicazioni e reazioni legali

La sentenza rende evidente la severità con cui il sistema giudiziario italiano affronta i reati di violenza con esito mortale, soprattutto in presenza di condizioni aggravanti come l’evasione dagli arresti. La scelta di non applicare l’ergastolo ha attirato l’attenzione, ma il peso della pena resta significativo.

Il caso ha coinvolto la comunità dominicana in italia, che ha seguito le evoluzioni giudiziarie con attenzione, cercando risposte sulle motivazioni del gesto e sulla giustizia applicata. Anche il contesto di inizio anno ha contribuito a una maggiore risonanza mediatica sui fatti avvenuti a udine.

Il tribunale ha così fissato un punto fermo sulla vicenda dopo mesi di attesa, definendo un percorso giudiziario che ora si chiuderà con l’esecuzione della pena stabilita.

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