Con oltre 7mila nuove iscrizioni la fondazione admo emilia-romagna raggiunge oltre 102mila donatori di midollo osseo

Con oltre 7mila nuove iscrizioni la fondazione admo emilia-romagna raggiunge oltre 102mila donatori di midollo osseo

La fondazione Admo e l’Irccs Policlinico Sant’Orsola di Bologna registrano un record di oltre 102mila donatori in Emilia-Romagna nel 2024, con crescita significativa di trapianti e terapie cellulari Car-T.
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Nel 2024 la fondazione Admo ha raggiunto oltre 102mila iscritti in Emilia-Romagna, record storico che consolida la regione come leader nazionale nella donazione di midollo osseo, supportando efficacemente trapianti e terapie avanzate all’Irccs Policlinico Sant’Orsola di Bologna. - Gaeta.it

La fondazione Admo, con sede all’Irccs Policlinico Sant’Orsola di Bologna, ha registrato un importante incremento nelle nuove iscrizioni nel 2024, superando la soglia dei 102mila iscritti nella regione Emilia-Romagna. Questo dato rappresenta un record storico dal 1991, anno di costituzione dell’associazione regionale. La ripresa delle adesioni arriva dopo due anni di calo significativo e mette l’Emilia-Romagna al primo posto in Italia per numero di donatori iscritti. Lo sviluppo è fondamentale per garantire maggiori possibilità di trapianto di midollo osseo a pazienti affetti da malattie onco-ematologiche.

La crescita record delle iscrizioni e il ruolo della fondazione admo

Nel 2024 la fondazione Admo ha aggiunto oltre 7mila nuovi iscritti, una cifra che ha fatto superare il limite dei 102mila donatori in Emilia-Romagna. Questo aumento è particolarmente rilevante dopo il netto calo avuto nel 2021 e 2022, anni in cui le nuove adesioni si erano fermate rispettivamente a circa 2.800 e 3.600. Dietro la ripresa c’è un impegno costante della fondazione nel sensibilizzare la popolazione e sostenere la donazione di cellule staminali emopoietiche . L’associazione lavora in stretta collaborazione con l’Irccs Policlinico Sant’Orsola, centro di riferimento per il trapianto nella regione.

Consolidamento del primato nazionale

Il numero crescente di iscritti in Emilia-Romagna consolida il primato nazionale della regione in fatto di donatori disponibili. Essere iscritti nei registri significa aumentare le possibilità di trovare un donatore compatibile in tempi rapidi, condizione indispensabile per il successo del trapianto. I donatori iscritti possono essere contattati dal registro internazionale per sostenere pazienti in Italia e all’estero. Si tratta di un impegno volontario che coinvolge migliaia di persone, spinto anche dalla consapevolezza che il trapianto può salvare vite.

Donazioni e trapianti in emilia-romagna durante il 2024

Nel 2024 le donazioni effettive di cellule staminali emopoietiche in Emilia-Romagna sono state 69, più del doppio rispetto all’anno precedente. Questi numeri dimostrano come le nuove iscrizioni non restino solo sulla carta ma si trasformino in azioni concrete a favore dei pazienti. Circa 2000 italiani ogni anno ricevono una diagnosi di malattia onco-ematologica che richiede il trapianto come unica o principale possibilità di cura. La disponibilità di donatori compatibili rappresenta quindi una componente cruciale nella lotta contro queste patologie.

Dati sugli interventi al policlinico

All’Irccs Policlinico Sant’Orsola sono stati eseguiti 62 trapianti autologhi nel 2024, di cui cinque pediatrici. Questi interventi utilizzano cellule staminali dello stesso paziente. I trapianti allogenici, cioè con cellule di donatori esterni, sono stati 58, con ulteriori 20 casi pediatrici. Questi dati confermano la capacità del centro bolognese di rispondere a una domanda crescente, offrendo terapie salvavita a bambini e adulti con malattie del sangue di varia natura.

L’affermazione delle terapie cellulari avanzate: le infusioni car-t

Nel corso del 2024 si è registrata anche una crescita importante nell’uso delle infusioni di cellule Car-T, una tecnologia avanzata che modifica geneticamente le cellule del paziente per attaccare il tumore. Nel 2018 furono solo due i pazienti trattati con questa tecnica all’Irccs Sant’Orsola. Nel 2024 il numero di trattamenti ha raggiunto i 62 casi. Questo aumento pone Bologna tra i centri più attivi in Italia per terapie cellulari di ultima generazione dedicate principalmente ai tumori ematologici.

Importanza delle terapie cellulari

L’incremento delle infusioni Car-T testimonia l’espansione delle opzioni terapeutiche disponibili. Le terapie cellulari rappresentano un importante complemento ai trapianti di midollo e aumentano le possibilità di guarigione per pazienti con forme difficili da trattare. L’Irccs Policlinico Sant’Orsola gioca un ruolo di primo piano in questa area, affiancando le attività della fondazione Admo nella sensibilizzazione e promozione della donazione.

La presentazione dei dati e il coinvolgimento istituzionale a bologna

I dati raccolti e analizzati nel corso dell’anno sono stati presentati a Bologna, all’Irccs Policlinico Sant’Orsola, durante una conferenza stampa. All’incontro hanno preso parte la presidente della fondazione Admo, Rita Malavolta, insieme all’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi. Erano presenti anche la direttrice generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna, Chiara Gibertoni, e la direttrice dell’Unità trapianti e terapie cellulari, Francesca Bonifazi.

La presenza di queste figure istituzionali sottolinea l’attenzione della Regione Emilia-Romagna alla donazione di midollo osseo e alle cure ematologiche. Le autorità hanno evidenziato l’impegno comune nel sostenere campagne di adesione e il potenziamento delle terapie. La sinergia tra enti pubblici e associazioni come Admo sembra fondamentale per mantenere e migliorare i risultati raggiunti, garantendo assistenza a chi affronta queste gravi malattie.

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