a porto san giorgio, nel fermano, si è svolta una cerimonia per ricordare l’appuntato dei carabinieri alfredo beni, medaglia d’oro al valore militare, ucciso in un conflitto a fuoco il 18 maggio 1977. l’evento ha richiamato autorità civili e militari locali, insieme a familiari e cittadini, per riaffermare la memoria di un episodio drammatico della storia recente della zona. questa commemorazione si inserisce nel contesto delle celebrazioni dedicate a chi ha perso la vita in servizio, in particolare in uno scontro armato che ha segnato profondamente la provincia di fermo.
La cerimonia a porto san giorgio e i protagonisti presenti
la commemorazione si è tenuta alle 16 nella piazza dedicata all’appuntato beni a porto san giorgio. una corona di alloro è stata deposta sulla lapide che ricorda il militare caduto. il momento solenne è stato guidato dal comandante dei carabinieri nelle marche, nicola conforti, e dal sindaco valerio vesprini, che hanno preso parte attiva alla cerimonia sottolineandone l’importanza per la comunità locale. accanto a loro don pietro gervasio ha impartito la benedizione, rendendo la cerimonia un momento di riflessione e rispetto.
il generale in congedo rosario aiosa, anch’esso medaglia d’oro al valor militare, ha partecipato all’omaggio. aiosa, all’epoca capitano e comandante della compagnia di fermo, fu tra i militari feriti durante lo scontro di quello storico 18 maggio. la sua presenza ha consolidato il legame tra quella vicenda e chi ne è stato protagonista diretto. erano presenti anche il viceprefetto valerio giuseppe di rollo, il comandante provinciale dei carabinieri di fermo gino domenico troiani, e il generale tito baldo honorati dell’associazione carabinieri in congedo, tutti a onorare il sacrificio di beni.
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Il conflitto a fuoco del 18 maggio 1977 e il contesto criminale
la notte del 18 maggio 1977 rimane una data nota, ma drammatica, per porto san giorgio e civitanova marche. sei malviventi, alcuni con alle spalle molteplici omicidi e fughe dal carcere, riconducibili al “clan dei cursoti“, furono intercettati in attività di controllo da militari delle compagnie carabinieri di fermo e civitanova marche. quei criminali, chiamati a rispondere alle forze dell’ordine, hanno aperto il fuoco per sfuggire all’arresto.
la risposta dei carabinieri fu immediata e determinata. durante lo scontro armato che seguì, morirono due militari: l’appuntato alfredo beni, a porto san giorgio, e il maresciallo sergio piermanni, a civitanova marche. altri carabinieri riportarono ferite, tra cui lo stesso capitano aiosa, che si trovava sul posto. l’episodio segnò il territorio non solo per la violenza dello scontro ma anche per la firma criminale di alcuni dei malviventi coinvolti, di cui quattro persero la vita, mentre due furono fermati.
L’eredità di alfredo beni e il ricordo che continua a vivere
alferdo beni è rimasto nella memoria collettiva come simbolo della dedizione e del sacrificio dei carabinieri impegnati sul territorio contro la criminalità. la medaglia d’oro al valor militare a lui assegnata tesse il racconto di una vita spesa nella difesa della comunità. la sua figura continua a essere punto di riferimento, soprattutto nella provincia di fermo, dove si rinnova ogni anno il ricordo con cerimonie pubbliche come quella di oggi.
il ricordo di quella notte, attraverso manifestazioni come questa a porto san giorgio, tiene viva la consapevolezza delle difficoltà affrontate dalle forze dell’ordine negli anni ’70, un periodo segnato da tensioni e pericoli. la partecipazione attiva delle autorità civili e militari sottolinea il valore della memoria e il legame tra istituzioni e cittadinanza nel riconoscere chi ha perso la vita in servizio.
“Una serena commemorazione che riafferma il sacrificio di chi ha dato la vita per la sicurezza della comunità,” ha detto qualche testimone presente.