Circolo privato trasformato in locale pubblico con clienti senza tessera ad Ancona: intervento della polizia e sanzioni

Circolo privato trasformato in locale pubblico con clienti senza tessera ad Ancona: intervento della polizia e sanzioni

La polizia di Stato ad Ancona scopre un circolo privato in corso Carlo Alberto trasformato in locale pubblico con irregolarità su accesso e consumo di alcol, sanzionato dal questore Cesare Capocasa.
Circolo Privato Trasformato In Circolo Privato Trasformato In
La polizia di Ancona ha scoperto un circolo privato trasformato in locale pubblico con irregolarità nel rispetto delle normative su accesso e consumo di alcolici, portando a sanzioni e chiusura temporanea. - Gaeta.it

Nel centro di Ancona, in corso Carlo Alberto, la polizia di Stato ha scoperto un circolo privato convertito in locale pubblico con una cinquantina di persone presenti, alcune senza tessera associativa, impegnate nel consumo di alcolici. L’operazione ha evidenziato diverse irregolarità legate al rispetto delle normative locali sul commercio e sull’accesso ai circoli privati.

La scoperta della polizia durante il controllo in corso carlo alberto

Gli agenti della polizia di Stato si sono recati in corso Carlo Alberto, ad Ancona, per un controllo di routine. Arrivati sul posto hanno trovato la porta d’ingresso chiusa dall’interno, cosa che ha complicato l’accesso immediato. L’interno presentava una situazione poco salubre, soprattutto a causa dell’alta temperatura che aveva reso l’aria pesante e difficile da respirare. Nel locale erano presenti circa cinquanta persone, molti dei quali stavano consumando bevande alcoliche nonostante si trovassero in un luogo che ufficialmente doveva avere accesso limitato ai soci. Alcuni dei presenti non erano infatti titolari di tessera associativa, violando così la normativa sui circoli privati.

Il controllo ha portato alla luce come il circolo fosse stato effettivamente utilizzato come locale pubblico, aprendo senza rispettare le disposizioni imposte dalla legge regionale. Questo ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine, vista la possibile violazione degli obblighi di sicurezza e di regolamentazione delle attività commerciali legate alla somministrazione di alcolici. La situazione insostenibile dell’aria interna rappresentava, inoltre, un rischio per la salute di chi era dentro.

Interventi e sanzioni decise dal questore di ancona cesare capocasa

Dopo aver verificato la situazione, il questore di Ancona, Cesare Capocasa, ha disposto immediate sanzioni. Al presidente del circolo è stata comminata una multa di 5mila euro per aver violato la legge regionale che regolamenta il commercio e la gestione dei circoli privati. Le autorità hanno contestato la libera frequentazione del locale da parte di persone senza tessera, oltre alla trasformazione del circolo in un punto di ritrovo pubblico non autorizzato.

In aggiunta alla multa, è stata ordinata la chiusura temporanea del circolo per dieci giorni, misura necessaria a evitare il ripetersi di situazioni irregolari e a tutelare la sicurezza pubblica. La decisione del questore segue le norme previste dalla regione e mira a riportare ordine nelle attività commerciali che coinvolgono la somministrazione di alcolici. Il provvedimento sottolinea il rigore con cui le autorità locali vigilano sul rispetto delle leggi, soprattutto in contesti in cui possono emergere pericoli per chi frequenta tali locali.

Implicazioni sul controllo dei circoli privati e norme regionali su alcol e pubblico

La vicenda evidenzia come in alcune città italiane, Ancona compresa, i circoli privati possano rappresentare una zona grigia tra attività privata e pubblico esercizio. La legge regionale regola in modo stringente l’accesso ai soci e limita il consumo e la vendita di alcolici a persone munite di regolare tessera. L’apertura a chiunque, senza filtri, rompe queste regole e può creare problemi di ordine pubblico e di sicurezza sanitaria.

Difficoltà di controllo e questioni di sicurezza

Il caso dimostra anche le difficoltà che le forze dell’ordine incontrano nel controllare ambienti poco trasparenti, dove la gestione interna può ostacolare l’accesso e complicare verifiche e interventi. Nel caso di Ancona, anche la condizione dell’aria interna ha fatto emergere questioni di sicurezza aggiuntive. La presenza di troppe persone chiuse in un ambiente riscaldato senza ricambio d’aria può diventare pericolosa, soprattutto se si consumano bevande alcoliche.

Gli episodi simili richiamano l’attenzione sul bisogno di un maggiore controllo e di un rispetto rigoroso delle leggi regionali. Questi strumenti normativi hanno lo scopo non solo di evitare abusi nel consumo di alcol, ma di garantire la sicurezza e la salute dei frequentatori dei circoli privati. Gli interventi delle autorità svelano l’impegno per mantenere queste regole soprattutto nei centri urbani, dove la convivenza tra locali può essere complessa.

Change privacy settings
×